skip to Main Content

Tutte le previsioni (non positive) per i produttori di vaccini anti Covid

La pandemia, almeno nell’opinione pubblica, è pressoché giunta al termine e questo potrebbe segnare la fine delle strabilianti entrate nelle casse delle aziende farmaceutiche. Ecco le previsioni di Airfinity e cosa hanno in mente i produttori di vaccini per reinventarsi

 

Sebbene si parli di varianti ricombinanti come Xe, Xf e Xd, la pandemia – e soprattutto le vaccinazioni – sembrano essere arrivate al capolinea, almeno nell’opinione pubblica. Il Financial Times e non solo hanno fatto un confronto basandosi sui dati raccolti da Airfinity riguardo all’andamento delle somministrazioni di vaccini e alle previsioni (riviste) dei giganti farmaceutici occidentali.

QUANTI VACCINI SONO STATI PRODOTTI E USATI

Secondo la Federazione internazionale dei produttori e delle associazioni farmaceutiche (Ifpma), dall’inizio della pandemia sono state prodotte più di 13 miliardi di dosi e ne sono state somministrate 11 miliardi.

IL “RAPIDO CALO” DELLE VACCINAZIONI

La società Airfinity che si occupa di analizzare dati relativi alla sanità globale ha notato che il ritmo delle vaccinazioni è “calato rapidamente”. Il sopravvento di Omicron ha inizialmente fatto aumentare il tasso di infezioni ma, complici il tipo di variante e le campagne vaccinali svolte in Europa e nel mondo, ha provocato meno danni in termini di gravi complicazioni o decessi rispetto alle prime ondate.

PERCHÉ CI SI VACCINA MENO: PAESI RICCHI VS PAESI POVERI

Questo, però, ha anche influito sulla convinzione o esitazione delle persone nei confronti dei vaccini. Nei Paesi ricchi, la minore paura del virus, infatti, ha portato spesso a pensare di non voler sottoporsi continuamente ai richiami, mentre nei Paesi poveri persistono ancora problemi di tipo logistico o diffidenza dovuta alla scarsa informazione sui vaccini.

A riprova del fatto che nel 2022 dovrebbero essere somministrate meno dosi ci sono anche le conferme da parte sia dell’Unione Africana che del programma internazionale Covax, i quali, stando al Ft, hanno deciso di non acquistare altri 332 milioni di dosi del vaccino di Moderna.

QUANTO SONO DIMINUITE LE VACCINAZIONI?

Dall’inizio dell’anno il numero di vaccinazioni si è dimezzato nel giro di tre mesi. A metà marzo, scrive il quotidiano finanziario, sono stati somministrati settimanalmente 104 milioni di vaccini, contro i 212 milioni della prima settimana di gennaio.

“Con le varianti di Omicron che causano malattie meno gravi, la gente non è interessata a ricevere altre dosi – ha detto al Ft Matt Linley, direttore del reparto analisi di Airfinity – I dati dei programmi per la terza e la quarta dose in Israele e Cile mostrano che la diffusione è diminuita del 25% per il richiamo e del 50% per il secondo booster”.

VENDITE VACCINI 2021 VS 2022

Nel 2021, si legge nell’articolo, Pfizer, BioNTech, Moderna, AstraZeneca, J&J e Novavax, i principali produttori occidentali, hanno incassato in totale circa 61 miliardi di dollari solo dalla vendita dei vaccini anti Covid.

Visto il brusco calo nel numero di somministrazioni, per il 2022, Airfinity prevede che le vendite globali degli stessi produttori ammonteranno a 6 miliardi di dosi rispetto ai 9 miliardi precedentemente stimati.

SPRECHI PASSATI E FUTURI

Le vendite, nel 2023, sempre secondo Airfinity, potrebbero invece aggirarsi intorno ai 2-4 miliardi di dosi che rischiano in gran parte di andare sprecate.

Già alla fine del mese scorso, scrive France24, i paesi dell’Unione europea e del G7 avevano un’eccedenza di 497 milioni di dosi. Airfinity sostiene che finora 241 milioni di dosi hanno superato la data di scadenza.

LE PREVISIONI PER GLI INCASSI 2022 E OLTRE

Meno vendite, meno entrate. Anche le previsioni per gli incassi sono dunque state riviste al ribasso. Airfinity ha ridotto di un quinto le sue previsioni per il 2022.

Grafico via Airfinity

Roger Song, analista di Jefferies, una banca d’investimento, ha detto al Ft che il mercato dei vaccini Covid “probabilmente si trasformerà in un mercato di richiamo annuale entro pochi anni, che potrebbe valere tra i 5 e i 10 miliardi di dollari”.

PREVISIONI PER PFIZER/BIONTECH E MODERNA

Airfinity prevede che il mercato dei vaccini anti Covid nel 2022 sarà dominato principalmente da Pfizer, con il suo partner BioNTech, e Moderna che dovrebbero guadagnare rispettivamente dalle vendite 36,4 miliardi di dollari e 18,7 miliardi di dollari. Ovvero, chiarisce il Ft, l’88% della quota di mercato.

Cifre importanti, ma comunque in calo del 15% per Pfizer/BioNtech e del 27% per Moderna rispetto alle previsioni precedenti. Prospettiva che, secondo gli analisti, rappresenta la fine del periodo d’oro per i produttori di vaccini.

PREVISIONI PER ASTRAZENECA, J&J E NOVAVAX

Non sono ai livelli di Pfizer e Moderna, ma Airfinity ha previsto anche quanto guadagneranno quest’anno dai loro vaccini AstraZeneca, J&J e Novavax.

Le vendite dei vaccini AstraZeneca e J&J, scrive il Ft, dovrebbero ammontare rispettivamente a 3 miliardi di dollari e 2,87 miliardi di dollari. Per Novavax, uno degli ultimi arrivati sul mercato, Airfinity prevede un fatturato di 2,74 miliardi di dollari, rispetto alla precedente previsione di 4,61 miliardi di dollari.

Grafico via Airfinity

COME REINVENTARSI

Passato il treno dei vaccini anti Covid, i produttori si preparano a salire a bordo di un altro. Song, infatti, ha detto al Ft che i produttori di vaccini stanno cercando di sviluppare nuovi prodotti per compensare il colpo e mantenere la crescita.

“Le aziende – ha spiegato l’analista – hanno chiarito che stanno diversificando e sviluppando nuove pipeline di prodotti, compresi i vaccini pan-respiratori, che combinano influenza, coronavirus e RSV (virus respiratorio sinciziale)”.

Back To Top