Il 20 gennaio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero della Salute con il quale si autorizza all’utilizzo in profilassi dell’anticorpo a lunga azione Evusheld (AZD7442) di AstraZeneca.
Tuttavia, sembrano esserci dubbi sulla sua effettiva distribuzione in Italia e sulla sua efficacia contro la variante Omicron.
CHE COS’È EVUSHELD
Evusheld di AstraZeneca è una combinazione di due anticorpi a lunga durata d’azione (Laab): tixagevimab e cilgavimab, scoperti dal Vanderbilt University Medical Center di Nashville, Tennessee. La casa farmaceutica anglo-svedese, grazie alla sua tecnologia, li ha ottimizzati tanto da triplicare la durata dell’azione rispetto agli anticorpi convenzionali, in modo da essere in grado di restare nel corpo per mesi.
“Poiché gli anticorpi si legano a diverse parti della proteina, il loro utilizzo in associazione può essere più efficace rispetto all’uso in monoterapia”, ha spiegato l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
PERCHÉ È RIVOLUZIONARIO
La vera rivoluzione di questa terapia è che si tratta del primo farmaco preventivo anti Covid, utile soprattutto per tutte quelle persone che non possono vaccinarsi o nelle quali il vaccino potrebbe non generare un’adeguata risposta immunitaria.
È il caso di pazienti che, per esempio, sono sottoposti a chemioterapia o che devono assumere farmaci antirigetto dopo i trapianti di organi, ma anche immunodepressi o a rischio effetti collaterali in caso di somministrazione del vaccino.
Grazie a questo trattamento, “chi si ammala oggi, ed è vaccinato, ha molte possibilità di guarire rapidamente mentre chi non ha risposto ai vaccini per immunodepressione o per, ad esempio, una leucemia, ha più possibilità di farcela”, ha spiegato il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini.
COSA SI LEGGE IN GAZZETTA UFFICIALE
Nel decreto si legge che la Commissione consultiva tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa, dopo aver esaminato e valutato la documentazione disponibile su Evusheld ha ritenuto che, “in considerazione dell’almeno parziale mantenimento di efficacia di Evusheld nei confronti della variante Omicron nonché della sua lunga durata di azione (almeno sei mesi), possa essere utile disporre di questa opzione nell’attuale fase pandemica per la profilassi pre-esposizione”.
L’ITALIA HA COMPRATO EVUSHELD?
L’Agenzia fa inoltre sapere, tramite il decreto, che “ha ritenuto opportuno procedere alla stipula dei contratti di opzione e/o acquisto al fine di consentire l’effettiva disponibilità dell’associazione di anticorpi monoclonali non appena AstraZeneca sarà in grado di renderli disponibili”.
Tuttavia, il giornalista Giovanni Rodriquez di Quotidiano Sanità twitta:
Oltre a non somministrare la quarta dose, non acquistiamo Evusheld. L'anticorpo monoclonale di AZ utile a prevenire l’infezione per quei fragili che non hanno avuto una risposta immunitaria abbastanza forte ai vaccini. Autorizzata la distribuzione ma non si acquista? #COVID19 https://t.co/5suuIXAEK0
— Giovanni Rodriquez (@GiovaQuez) February 3, 2022
Come nel caso dei monoclonali e degli antivirali Molnupiravir e Paxlovid, la sua distribuzione verrà effettuata dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Figliuolo, e verrà predisposto un registro di monitoraggio.
COSA HA DETTO L’EMA
Manca ancora l’autorizzazione dell’Ema il cui responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19, Marco Cavaleri, ha detto ieri: “Stiamo esaminando le evidenze scientifiche che stanno emergendo, per stabilire se il cocktail di monoclonali chiamato Evusheld*, che è attualmente in rolling review per la prevenzione di Covid-19, sia efficace contro questa variante. In ogni caso i monoclonali attuali sono efficaci contro Delta e altre varianti e rimangono un valido strumento complementare”.
PARERI CONTRASTANTI
Per Ema, dunque, le evidenze scientifiche in merito all’efficacia contro Omicron non sono ancora sufficienti, mentre il presidente e amministratore delegato di AstraZeneca Italia, Lorenzo Wittum, il 31 gennaio in occasione dell’Health Innovation Global Forum al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai ha assicurato di sì.
Wittum ha, infatti, detto che Evusheld “risponde bene alla variante Omicron”. “Attualmente – ha aggiunto – è approvato in emergenza dall’Aifa solo in profilassi” e per l’approvazione all’uso in trattamento “ci vorrà ancora un po’ di tempo”, ma “nel trattamento abbiamo visto che risponde bene alla variante, è accertato”.