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Cannabis Animali

Ecco cosa succede se un amico a quattro zampe ingerisce cannabis

Usata fin dal 500 a.C. come medicina erboristica e per prodotti come corda, tessuti e carta, in Canada è stato notato un aumento di casi di avvelenamento da cannabis negli animali domestici. Tutti i dettagli

 

Crescono i casi di avvelenamento da cannabis negli animali domestici. Ad affermarlo è uno studio pubblicato in pre-print su bioRxiv e condotto dall’Ontario Veterinary College, la più antica scuola veterinaria del Canada, che si trova nel campus dell’Università di Guelph.

LO STUDIO

Il team, guidato dal professor Richard Quansah Amissah, spiega nell’articolo che tra gennaio e aprile 2021 ha rivolto a 251 veterinari un sondaggio online: 191 di loro esercitavano in Canada, gli altri negli Stati Uniti.

Fonte: bioRxiv

L’AUMENTO DEI CASI

L’aumento delle segnalazioni di avvelenamento da cannabis negli animali domestici in Canada – dopo l’ottobre 2018 – ha coinciso con la legalizzazione della cannabis per uso ricreativo, ma questo potrebbe allo stesso tempo aver favorito la segnalazione dei casi.

Secondo lo studio anche l’uso medico della cannabis da parte dei proprietari di animali domestici può aver contribuito all’aumento delle segnalazioni.

La tossicosi da cannabis è stata riportata maggiormente nei cani, seguiti da gatti, iguane, furetti, cavalli e cacatua.

Fonte: bioRxiv

COME AVVIENE L’AVVELENAMENTO

La via più comune di esposizione è risultata l’ingestione, mentre la ragione più citata è stata l’ingestione senza sorveglianza.

I prodotti che spesso hanno portato alla tossicosi sono stati la cannabis secca e i commestibili, che però sono stati autorizzati solo nell’ottobre 2019. Tra gli altri prodotti segnalati dai veterinari come causa ci sono mozziconi, olio o burro infuso alla cannabis e compost.

La maggior parte di coloro che ha dichiarato come poteva essere avvenuta l’intossicazione ha riferito che la cannabis proveniva da produttori regolamentati dal governo, seguiti da piante coltivate in casa e, infine, dal mercato nero.

Fonte: bioRxiv

I SEGNI CLINICI

I segni clinici più comunemente indicati dai veterinari andavano per lo più da lievi a moderati e includevano: incontinenza urinaria, disorientamento, atassia, letargia, iperestesia e bradicardia.

Un numero ristretto di veterinari ha riferito di aver assistito ad altri segni tra cui lo scuotimento della testa e l’ipertermia.

I RISULTATI DELLO STUDIO

Secondo quanto affermato dagli studiosi, la maggior parte degli animali domestici che hanno sofferto di questo tipo di intossicazione si sono ripresi completamente, facendo pensare che la maggior parte delle tossicosi da cannabis non ha effetti negativi a lungo termine.

Anche se alcuni decessi (16) sono stati riportati in associazione con la tossicosi da cannabis, si legge nell’articolo che la presenza di fattori confondenti come tossine e condizioni sottostanti non può essere esclusa.

Per gli esperti, questo indica la necessità di rigorosi studi di laboratorio controllati per indagare più a fondo la questione poiché, scrivono gli esperti, “l’entità del problema rimane sconosciuta”.

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