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Come piangono i conti di Caltagirone Editore

Prepensionamenti, ricavi in calo, risultato operativo negativo, perdita di oltre 44 milioni di euro. Sono alcuni degli aspetti che emergono dal bilancio 2020 di Caltagirone Editore approvato ieri dall'assemblea. Tutti i dettagli (con le novità ai vertici)

 

Prepensionamenti a raffica, ricavi in calo, perdita di oltre 44 milioni di euro.

Sono alcuni degli aspetti che emergono dal bilancio 2020 di Caltagirone Editore, società che edita tra gli altri i quotidiani Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino, Leggo, e il Quotidiano di Lecce, Brindisi e Taranto.

Ecco tutti i dettagli.

I CONTI DI CALTAGIRONE EDITORE

Il bilancio 2020, approvato ieri all’unanimità, mostra ricavi in calo a 119,9 milioni (135,9 milioni nel 2019) e una perdita di 44,277 milioni dopo la svalutazione di immobilizzazioni immateriali a vita indefinita per 57,4 milioni. Il risultato economico nel 2019 era stato negativo per 30,6 milioni di euro.

IL RISULTATO OPERATIVO

Il Risultato operativo della società Caltagirone Editore è negativo per 59,6 milioni di euro (negativo per 45,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e comprende le svalutazioni di immobilizzazioni immateriali a vita indefinita per 57,4 milioni di euro (39,8 milioni di euro nell’esercizio 2019), ammortamenti per 6,7 milioni di euro (6,3 milioni di euro al 31 dicembre 2019), accantonamenti per rischi per 118 mila euro (1,3 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e la svalutazione di crediti per 914 mila euro (691 mila euro al 31 dicembre 2019).

I COSTI DEL PERSONALE

Caltagirone Editore nel bilancio 2020 ha inserito, tra i costi del personale, 4,2 milioni di oneri ricorrenti e, in risposta alla domanda scritta del socio Giacomelli – ha notato l’agenzia Radiocor-Sole 24 Ore – che chiede chiarimenti per l’assemblea di bilancio che si è svolta ieri, risponde e dettaglia la cifra che comprende: “1 milione per incentivi all’esodo, 800mila per soccombenze di lavoro e 2,4 milioni per lo stanziamento di riserve matematiche per il prepensionamento di circa 24 giornalisti nei 24 mesi successivi alla data di sottoscrizione dell’accordo”.

LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE EDITORE

Caltagirone Editore nella risposta aggiunge di non avere “alle dipendenze personale con contratto poligrafico” e che gli effetti eventuali sul bilancio 2021 non sono al momento prevedibili. Caltagirone Editore aggiunge di non essere ancora in grado di valutare l’effetto sui conti del gruppo derivante dall’accordo sottoscritto tra Google e gli editori per la remunerazione dei contenuti giornalistici.

I PREPENSIONAMENTI

I prepensionamenti nel gruppo riguardano in particolare la testata Il Messaggero dove è stato raggiunto un accordo, nel giugno del 2020, che prevede nel biennio, l’uscita anticipata di venti giornalisti. Il gruppo editoriale che fa capo a Francesco Gaetano Caltagirone ha sei testate giornalistiche, 32 redazioni locali e 611 dipendenti.

LE REMUNERAZIONI DEI VERTICI

Via libera dall’assemblea dei soci anche alla relazione sulla remunerazione e sui compensi pagati nel 2020 tra i quali spiccano – ha sottolineato Gerardo Graziola dell’agenzia Radiocor-Sole 24 Ore –  i 580mila euro pagati alla vicepresidente, Azzurra Caltagirone, per “compensi da controllate e collegate” oltre ai 50mila euro di compensi per la Caltagirone Editore spa. All’amministratore delegato del gruppo, Albino Majore, sono andati poco più di 400mila euro.

LE NOMINE DEL CDA

Il nuovo Consiglio di Amministrazione della Caltagirone Editore, designato ieri dall’assemblea della società, ha nominato oggi Azzurra Caltagirone nella carica di presidente (sostituendo dunque Francesco Gianni) e Alessandro Caltagirone e Francesco Caltagirone jr nella carica di vicepresidenti, conferendo i relativi poteri.

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