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Ucraina

Ecco come Zelensky fa marcia indietro sull’Ucraina nella Nato

Zelensky ha detto che "l'Ucraina si rende conto che non è nella NATO" e che deve riconoscere che non può entrarci, allo stato attuale. Tutti i dettagli.

 

Oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto in collegamento video con i leader della Joint Expeditionary Force, il corpo di spedizione guidato dal Regno Unito e composto da Danimarca, Finlandia, Estonia, Islandia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Svezia e Norvegia. Molti dei membri fanno parte anche della NATO.

LA RICHIESTA DI ZELENSKY

Nel suo discorso, Zelensky ha ribadito la richiesta di una no-fly zone della NATO sull’Ucraina: ovvero di una zona d’interdizione al volo degli aerei militari russi sul territorio ucraino, garantita dalla NATO.

È però estremamente difficile che la sua domanda venga accolta, perché l’istituzione di una no-fly zone da parte della NATO equivarrebbe di fatto a un atto di guerra contro la Russia, mentre l’alleanza atlantica ha sempre ripetuto di non avere intenzione di scontrarsi con Mosca.

AIUTATEVI AIUTANDOCI

Zelensky, allora, ha cercato di presentare la guerra in Ucraina come qualcosa di più grande, che non riguarda solo il suo paese ma la sicurezza dei paesi della NATO e, soprattutto, dell’Europa. Ha detto che “siamo tutti bersagli della Russia […], quindi vorrei che vi aiutaste aiutandoci”.

“Possiamo ancora […] fermare la distruzione della democrazia e farlo ora sulla nostra terra, altrimenti verranno [i russi, ndr] anche da voi”. L’aggressività russa – che, oltre all’Ucraina, ha recentemente invaso anche la Georgia, nel 2008 – spaventa soprattutto i paesi baltici e quelli dell’Europa orientale, a partire dalla Polonia.

Zelensky ha dichiarato anche che la NATO è “l’alleanza più forte al mondo” ma “alcuni dei membri di questa alleanza sono stati ipnotizzati dall’aggressione russa”.

L’UCRAINA NELLA NATO

L’Ucraina, ex-territorio sovietico, non è membro della NATO ma nel 2008, con gli accordi di Bucarest, l’alleanza atlantica le ha promesso l’opportunità di entrare a farvi parte. Da allora, però, di quella promessa – già vaga al tempo – non se ne è fatto nulla. Anche il presidente americano Joe Biden, pur difendendo il principio per Kiev di decidere autonomamente il proprio collocamento nel mondo, ne ha parlato con molta cautela, facendo capire di non essere interessato a procedere in tal senso.

Nel 2019 l’Ucraina ha adottato un emendamento costituzionale per sancire la propria tendenza all’ingresso nella NATO.

LE PAROLE DI ZELENSKY

In merito all’ingresso di Kiev nell’alleanza atlantica, in una recente intervista ad ABC News Zelensky ha detto: “Mi sono dato una calmata su questa domanda tanto tempo, quando abbiamo capito che la NATO non è pronta ad accettare l’Ucraina. L’alleanza ha paura delle cose controverse”, perché la Russia è fortemente contraria. Ha aggiunto di non voler essere il presidente di un paese “che implora qualcosa in ginocchio”.

Più recentemente, Zelensky ha specificato che “l’Ucraina si rende conto che non è nella NATO. Abbiamo sentito per anni parlare di porte aperte, ma abbiamo sentito dire che non possiamo entrarci, e dobbiamo riconoscerlo”.

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GLI APPROFONDIMENTI DI START MAGAZINE SU UCRAINA E NATO:

Quando Zelensky non invocava la Nato. Analisi Limes del 2020

Ecco come la Costituzione dell’Ucraina occhieggia alla Nato

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