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Sanzioni Russia

Cosa fa la Russia con i missili ipersonici in Siria

La Russia vuole schierare i missili ipersonici Zircon nel porto di Tartus, in Siria. L'articolo di Giuseppe Gagliano.

 

Secondo Newstrail, la Federazione russa avrebbe intenzione di posizionare i nuovi missili ipersonici denominati Zircon nel porto siriano di Tartus come strumento di deterrenza.

Abbiamo già avuto modo di sottolineare il ruolo strategico che ha l’infrastruttura navale del porto di Tartus per la potenza marittima russa.

Proprio allo scopo di incrementare il sea power, la Federazione russa ha con successo portato a termine i test sui missili ipersonici del mar Bianco dimostrando di poter colpire un obiettivo a 400 km di distanza. Non dimentichiamoci che i missili ipersonici non solo viaggiano a una velocità nettamente superiore rispetto a quelle tradizionali, ma soprattutto viaggiano ad altitudine inferiore e ciò consente loro di eludere i tradizionali sistemi di rilevamento missilistico di preallarme che fino a questo momento sono stati costruiti.

Superfluo sottolineare che gli Stati Uniti stanno facendo di tutto per raggiungere la Federazione russa sviluppando nuovi sensori. La preoccupazione da parte degli Stati Uniti dal punto vista militare è pienamente legittima se si considera che anche la Cina ha testato con successo sistemi missilistici analoghi.

Sempre nel contesto dell’innovazione tecnologica missilistica – ma questa volta antiaerea -, anche in questo ambito la Russia sta dimostrando di essere innovativa con il sistema antiaereo denominato S-500 che è stato ulteriormente testato nell’Artico.

Una delle particolarità di questo sistema è dato dal fatto che è armato con missili missili 77N6, progettati per colpire oggetti fino a 600 km di distanza. L’S-500, inoltre, è stato ideato per proteggere le forze armate russe da possibili danni causati da missili ipersonici. Non solo: ma è anche in grado sia di intercettare dispositivi siti degli strati atmosferici più rarefatti che possono giungere fino ai 100 km dalla terra sia di distinguere l’oggetto identificato tra dispositivo amico o nemico e, in particolare, di distinguere tra un aeroplano, un elicottero, un veicolo aereo senza pilota oppure missili.

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