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Qatar Reaxing Spa

Perché il Qatar è fondamentale per Usa, Ue e Israele

L'articolo di Giuseppe Gagliano.

 

Sia gli Stati Uniti che i paesi europei hanno ottimi rapporti di natura bilaterale sia in ambito economico che in ambito politico (quando parliamo di ambito economico facciamo riferimento soprattutto al settore petrolifero e a quello degli armamenti) con il Qatar guidato dall’emiro Tamim bin Hamad Al Thani.

L’aspetto che intendiamo sottolineare è il ruolo che riveste il suo consigliere per la sicurezza nazionale all’interno dell’apparato di potere qatariota. Stiamo parlando di Mohammed bin Ahmed Al Misnad. Secondo le informative di intelligence provenienti dai paesi europei, l’emiro ha nei confronti del suo consigliere per la sicurezza nazionale la massima fiducia contraccambiata – almeno fino a questo momento – da altrettanta lealtà, come dimostra il fatto che ha costruito delle buone relazioni con i suoi omologhi iracheni, russi e anche con l’ex segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin.

Tuttavia, più recentemente ha dimostrato di svolgere un ruolo molto importante non solo nei colloqui con i talebani ma anche nella mediazione tra israeliani e palestinesi; mediazione questa che si è concretizzata attraverso numerosi incontri con i più alti vertici dei servizi di sicurezza israeliani e cioè con il capo del Mossad Yossi Cohen e Herzl Halevi, l’ex capo Aman.

Questi colloqui sono naturalmente la conseguenza del fatto che il piccolo emirato è uno dei principali finanziatori di Hamas. Anche per questa ragione i colloqui con le autorità israeliane sono proseguiti anche con i funzionari dello Shin bet.

Ma quello che abbiamo fatto fino a questo momento è un ritratto molto generico perché non dà l’idea di quelle che sono le dinamiche effettive del potere all’interno del piccolo emirato. Per avere un’idea più precisa delle quali non possiamo che fare riferimento a un articolo apparso sul blog del periodico Times of Israel scritto da Imam Mohammad Tawhidi dal quale emerge un ritratto infinitamente più realistico di quello puramente formale e asettico che abbiamo volutamente deciso di dare al lettore.

Un articolo, questo, che dovrebbe essere tenuto in attenta considerazione soprattutto da parte di quei politici, giornalisti, influencer ecc che rivendicano nelle democrazie la centralità dei diritti umani, la libertà di espressione e di associazione. Democrazie tuttavia che per diverse ragioni – legittime o meno – hanno costruito ottimi rapporti con questo emirato.

Giuseppe Gagliano
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