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Polonia Droni

Perché la Turchia innervosisce Mosca con la vendita dei droni alla Polonia

La Polonia è il primo paese Nato ad aver acquistato i droni Bayraktar TB2 della Turchia. L'articolo di Giuseppe Gagliano

 

Il recente accordo siglato il 24 maggio tra il Ministero della Difesa polacco e il suo omologo turco per l’acquisto di 24 droni a pilotaggio remoto denominati Bayraktar TB2 riveste un ruolo di grande importanza sia per quanto riguarda i profitti dell’industria militare turca — nello specifico dell’azienda turca Baykar Technologies — sia sotto il profilo strettamente politico.

LA VENDITA DEI DRONI BAYRAKTAR ALLA POLONIA

In primo luogo la Polonia è il primo paese Nato ad aver siglato un acquisto di questo genere. In secondo luogo questo accordo contribuisce a limitare la proiezione di potenza russa sul Mar Nero poiché questi droni sono stati venduti anche nell’Azerbaigian ed in Ucraina, paesi che certo non possono considerarsi filosovietici.

LA REAZIONE DELLA RUSSIA

A tale proposito non deve destare quindi alcuna sorpresa la dura reazione da parte del ministro degli Esteri russo sulle sinergie sempre più strette sotto il profilo militare tra la Turchia e l’Ucraina.

IL RUOLO DEI DRONI

In terzo luogo gli investimenti sempre maggiori che i paesi europei ed extra europei stanno facendo sui droni dimostra il ruolo sempre più importante che questi svolgono nella guerra moderna.

LA SPREGIUDICATEZZA TURCA

Infine questo accordo dimostra per l’ennesima volta la spregiudicatezza con la quale Ankara si muove tra la Russia e gli Stati Uniti, una spregiudicatezza finalizzata sempre e comunque a tutelare il suo interesse sia industriale che nazionale per consolidare e ampliare la sua proiezione di potenza.

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