CENTRODESTRA DOMINUS DEL GOVERNO
"Al Senato l’azionista di maggioranza ora è il centrodestra". (titolo del quotidiano Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 19, 2021
AGENDA GIORGETTI
"Allungare il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione e nel frattempo ridisegnare gli ammortizzatori sociali e le politiche attive per ricollocare i disoccupati. Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti (Lega) apre a questa possibilità". (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 19, 2021
AGENDA DRAGHI
"Metà degli italiani vaccinati entro l’estate: ecco l’obiettivo del piano che il governo studia in queste ore", scrive Repubblica.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 19, 2021
AGENDA BIANCHI
"La prima cosa da fare è vaccinare tutti gli insegnanti e il personale, anche i più grandi di età. Solo se loro saranno in sicurezza le scuole saranno sicure anche per i ragazzi e le famiglie", dice il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 19, 2021
"Non voglio sentir parlare di tesina! I maturandi dovranno preparare un elaborato ampio, personalizzato, sulle materie di indirizzo. Lo discuteranno con la commissione, composta dai loro insegnanti", dice il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 19, 2021
MODELLO JOHNSON
"Draghi, nel suo discorso in Senato, ha alluso al Regno Unito, sottolineando come sia necessario per l’Italia imparare «da Paesi che si sono mossi più rapidamente di
noi, disponendo subito di quantità di vaccini adeguate. La velocità è essenziale»". (fonte: Repubblica)— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 19, 2021
BETTINI RINTRONATO
Le ultime bettinate di Bettini. Fonte: Il Foglio pic.twitter.com/iGq1KFAJ52
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 19, 2021
LA STAMPA SVOLTA
Massimo Giannini, direttore de La Stampa, su Draghi: "Questo governo ha una visione, netta cesura con quello precedente" (titolo de La Stampa al video del direttore a Otto e Mezzo di Lilli Gruber)
Basta un attimo agli ipercontiani divenire superdraghiani
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 19, 2021
LA VERITA’ SALUTA ARCURI
Amorevole titolo de La Verità su Arcuri pic.twitter.com/P6uxMyAopn
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SINTESI DELLA INTERVISTA AL MINISTRO BIANCHI (MIUR) AL CORRIERE DELLA SERA
“Non voglio sentir parlare di tesina. I maturandi sono ragazzi e ragazze alla fine del loro percorso scolastico di cinque anni: dovranno preparare un elaborato ampio, personalizzato, sulle materie di indirizzo concordandolo con il consiglio di classe. Da qui comincerà l’orale che si svilupperà poi anche sulle altre discipline”.
Cosi il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nel governo Draghi sul Corriere della sera parla della maturità. L’ammissione all’esame “sarà disposta in sede di scrutinio finale, dal consiglio di classe”.
Purtroppo la pandemia ha esasperato i problemi di diseguaglianza che erano già gravi – osserva – ha mostrato come nel nostro Paese ci siano situazioni molto differenti. E io voglio ripartire dal Sud che è la zona più in difficoltà perché per rilanciare il sistema si comincia da chi ha più problemi, da chi è più debole”. Sul rientro in classe per tutti il neo ministro osserva: “Dobbiamo essere molto cauti perché la sfida del virus è ancora alta. La prima cosa da fare è vaccinare tutti gli insegnanti e il personale, anche i più grandi di età. Solo se loro saranno in sicurezza le scuole saranno sicure anche per i ragazzi e le famiglie”.
Sull’allungamento del calendario scolastico “mi voglio confrontare con le Regioni – dice – la legge prevede almeno 200 giorni di lezione, ma non è un problema di un giorno in più o in meno. Dobbiamo decidere rispettando i diritti e la vita delle persone. La scuola non è solo insegnamento, apprendimento, ma anche vita comune”. E sul rientro per il primo settembre dichiara: “Da ministro voglio però che la macchina scolastica sia pronta per l’inizio delle lezioni, qualunque decisione prenderemo”.
“C’è un gap molto forte, è vero. Ma noi ci diamo questo obiettivo, ne ho parlato anche con il ministro Colao, bisogna che il sistema sia digitalizzato ed efficiente. Qui al ministero abbiamo già avviato un monitoraggio delle scuole”. La prima riforma da fare è “quella dell’istruzione tecnica, dagli istituti professionali agli Its di cui dobbiamo ridisegnare i percorsi. Ma io sogno per i ragazzi un percorso scolastico che parte dai tre anni e arriva fino alla fine della laurea triennale, perché solo così colmeremo il gap per i giovani del nostro Paese”. Il liceo in quattro anni è “una questione di cui si può discutere, ma non è la priorità”.