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Pallone Spia

Che cosa succede in Guatemala?

Il corsivo di Giuseppe Gagliano.

 

Mentre gli Stati Uniti hanno evacuato dall’Afghanistan, giunge la notizia dal lontano Guatemala che il giudice Miguel Angel Galvez ha concesso l’autorizzazione a procedere contro due ex-generali del Guatemala e cioè Manuel Benedicto Lucas e Manuel Antonio Callejas.

I due generali sono accusati di genocidio, di crimini contro l’umanità e di rapimenti forzati che furono attuati dal 1978 al 1982.

Ebbene, questi omicidi vanno contestualizzati nella guerra civile scoppiata all’interno del Guatemala e conclusasi nel 1996 con 200.000 vittime e con almeno 45.000 persone scomparse. Anche se questa sentenza giunge in modo molto tardivo rispetto al periodo in cui gli episodi contestati sono verificati, è tuttavia di estrema importanza perché permette di giudicare secondo il diritto internazionale crimini che furono commessi durante la guerra fredda in nome dell’anticomunismo.

Infatti l’origine della destabilizzazione del Guatemala risale al 1954 e cioè al colpo di stato che fu organizzato dalla CIA dietro indicazione della United Fruit Company, e sul quale ormai si possiedono elementi probatori indiscutibili.

Per riprendere la riflessione di Angelo Panebianco relativa a un articolo pubblicato recentemente sul Corriere della Sera, non c’è dubbio che le democrazie siano imperfette e che debbano fare ricorso alla realpolitik e alla ragion di Stato… Ma chi stabilisce i limiti a cui questa realpolitik deve arrivare? La CIA? Le multinazionali americane?

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