Un tedesco che lavora per la Bundeswehr, sospettato di spionaggio per conto della Russia, è stato arrestato a Coblenza il 9 agosto a seguito di un’indagine dell’Ufficio federale per il servizio di controspionaggio militare, dell’Ufficio federale di polizia criminale (BkA) e dell’Ufficio federale per la protezione delle la Costituzione (BfV).
COSA SAPPIAMO SU THOMAS H.
Il nome del sospetto è il capitano Thomas H. della Bundeswehr che avrebbe lavorato per i russi inviando una e-mail nel maggio del 2023, e-mail inviata sia al consolato Generale Russo che all’ambasciata di Berlino.
Le informazioni che ha dato i russi sono certamente di grande interesse dal momento che il suo settore di competenza era quello della guerra elettronica. Nello specifico, era il responsabile del dipartimento IT e della gestione delle attrezzature militari.
La ragione del tradimento sarebbe determinata dal fatto che il suo lavoro non era soddisfacente e che si sentiva sottovalutato rispetto alle sue potenzialità.
Inoltre secondo le informazioni del periodico Tagesspiegel, il capitano era stato già attenzionato dai servizi di sicurezza tedeschi perché aveva mostrato apertamente simpatie per il partito di estrema destra Alternativa per la Germania e aveva mostrato anche apertamente simpatie per la Russia.
NON È UN CASO ISOLATO
Non è certo la prima volta che accadono episodi di questo genere: lo scorso anno un membro del servizio segreto tedesco era stato arrestato proprio con l’accusa di aver fornito informazioni classificate ai russi. Addirittura, il 18 ottobre il direttore dell’agenzia tedesca per la sicurezza informatica è stato licenziato per le sue posizioni molto ambigue sull’attuale conflitto tra Russia e Ucraina. Non dimentichiamoci d’altronde che nella primavera del 2022 la Germania aveva espulso circa 40 diplomatici russi perché avrebbero rappresentato una minaccia per la sicurezza.
COSA SUCCEDE AI SERVIZI SEGRETI TEDESCHI?
Ma come mai – è lecito domandarsi – si stanno verificando così numerosi casi all’interno dei servizi segreti tedeschi?
Stando alle dichiarazioni di due ex direttori del servizio segreto tedesco e cioè August Hanning e Gerhard Schindler, l’agenzia di spionaggio tedesca è sottoposta a un controllo talmente capillare da parte della classe politica da non consentirgli di avere la necessaria autonomia. Più nello specifico, ci sarebbero addirittura ben sette comitati politici e legali che finiscono per visionare il lavoro fatto dall’agenzia di spionaggio tedesca e molto spesso non fidandosi delle risultanze delle indagini poste in essere dal servizio tedesco sollecitano apertamente i funzionari della B n.d. a fare affidamento sulla collaborazione con i servizi alleati. Sorge allora il legittimo sospetto che gli arresti effettuati, più che essere frutto del controspionaggio tedesco, siano in realtà stati frutto della stretta collaborazione con i servizi segreti alleati.
Due considerazioni conclusive, infine: durante la guerra fredda – come ampiamente testimoniato dallo storico italiano Falanga ma anche dalle memorie di Marcus Wolff – il servizio segreto occidentale fu agevolmente preda dello spionaggio della Stasi; in secondo luogo l’ossessione da parte della classe politica di un controllo continuo e capillare dell’attività di spionaggio nei confronti della B n.d. è certamente anche la conseguenza del retaggio del totalitarismo nazista, cioè della preoccupazione che il servizio segreto tedesco possa diventare uno stato dentro lo Stato.