La Germania di Angela Merkel non si decide sulla scelta della cancelliera di non escludere nessuna azienda dalla gara per il 5G. Huawei compresa. In Parlamento è passata una mozione interna al partito di maggioranza che intende dare al Bundestag il potere di veto in materia.
Nel frattempo il ministro dell’Economia Peter Altmaier ha tirato dritto, descrivendo gli Stati Uniti come “inaffidabili”.
Il fraseggio ha scatenato l’ira dell’ambasciatore americano a Berlino, Richard Grenell. Ha definito il giudizio “un insulto alle migliaia di truppe americane che contribuiscono a garantire la sicurezza della Germania e ai milioni di americani impegnati in una forte alleanza occidentale”. Nelle sue osservazioni, il ministro aveva fatto riferimento allo spionaggio in Germania da parte della National Security Agency degli Usa.
La posizione di Altmaier è un ulteriore sintomo della frattura tra Germania e Stati Uniti tra controversie commerciali e mancato rifinanziamento degli impegni di spesa per la Nato. E insieme, un imbarazzo per molti, proprio mentre Pechino continua senza troppi scrupoli azioni di repressione a Hong Kong e nello Xinjiang.
Altmaier non è l’unico a fare confronti tra Stati Uniti e Cina. Per Dieter Kempf, presidente della Federazione tedesca delle industrie, non c’è motivo di trattare società cinesi diverse da quelle americane: “L’importante è essere sicuri che il fornitore del 5G sia affidabile indipendentemente da dove proviene”.
Non abbiamo «boicottato» le aziende Usa dopo lo scandalo Nsa [quindi non faremo lo stesso con le cinesi]. Parola di Peter Altmaier, ministro dell'Economia tedesco e fedelissimo della Merkel, schierato a difesa della decisione di non bandire Huawei.https://t.co/85Jbs0oxxn
— Gabriele Carrer (@GabrieleCarrer) November 25, 2019
TUTTE LE TENSIONI TRA SERVIZI SEGRETI TEDESCHI E GOVERNO DELLA GERMANIA SU HUAWEI E NON SOLO