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Festa Guzzetta

Draghi a Palazzo Chigi o al Quirinale? Dialogo fra Lodovico Festa e Chicco Testa

Conversazione di Lodovico Festa con Chicco Testa (Fise-Assoambiente), a partire da “Draghi o il caos – La grande disgregazione dell’Italia: c’è una via di uscita?”, il nuovo libro di Festa e Sapelli. Prosegue su Startmag la serie “I Dialoghi di Festa su Draghi o il caos"

 

“Questo bisogno di Draghi che abbiamo fino a dividerci tra se deve fare il presidente del Consiglio o il presidente della Repubblica, è una dimostrazione della gravissima situazione di crisi in cui versa la politica italiana e i partiti”, dice Chicco Testa – manager, imprenditore e presidente di Assoambiente – conversando con Lodovico Festa a partire da “Draghi o il caos – La grande disgregazione dell’Italia: c’è una via di uscita?” il nuovo libro scritto con Giulio Sapelli.

“Se esaminiamo la politica italiana dagli anni 90 in avanti sembra essere un’alternanza continua tra governi tecnici chiamati a risanare i conti e governi politici che portano nuovamente l’Italia sull’orlo del baratro salvo poi ricorrere al salvatore”, nota Testa.
Chicco Testa è convinto che dalle prossime elezioni non uscirà una maggioranza chiara a destra o a sinistra. “La continuazione di un governo di unità nazionale farebbe molto bene a questo paese”.
“Credo se ci fosse un altro presidente della Repubblica non potrebbe che ridare l’incarico a Draghi”, auspica Testa. Ovvero “un presidente del Consiglio quale Draghi di lunga durata con un presidente della Repubblica di garanzia”.

Ma se Draghi andasse al Quirinale “proteggerebbe il ritorno alla politica in quanto punto di riferimento dell’amministrazione e della finanza americana che ha bisogno dell’Italia sia per contenere le tendenze filo-cinesi e la logica dell’austerità tedesche sia per avere un soggetto nel Mediterraneo” fa notare l’autore di “Draghi o il caos”. “Come abbiamo scritto nel libro avrebbe una figura di lord protettore” rimarca Festa.

“Se Draghi andasse al Quirinale sarebbe la prima volta in tutta la sua lunga carriera che riceverebbe un incarico tramite un’elezione, non è un’elezione popolare, di secondo livello, ma lui è stato sempre appointed mai eletto”, aggiunge Chicco Testa. “Formalmente è stato votato dal Parlamento” replica Festa.

“E la candidatura di Berlusconi?”, domanda infine Testa. “Iperrealista” chiosa Festa.

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