skip to Main Content

Draghi O Il Caos

Draghi al Quirinale rigenererà la politica e lo Stato democratico. Parola di Festa & Sapelli

Pubblichiamo la premessa del nuovo libro di Lodovico Festa e Giulio Sapelli, edito da Guerini e goWare, “Draghi o il caos. La grande disgregazione: l’Italia ha una via d’uscita?”

 

Abbiamo raccolto in questo libro Draghi o il caos – La grande disgregazione: l’Italia ha una via d’uscita? molte analisi da entrambi svolte sullo stato politico ed economico-sociale dell’Italia.

L’Italia è certo pienamente inserita nelle tendenze sempre più unificate dei processi di globalizzazione in corso, che con tratto omogeneo si sono espresse anche nel contrasto alla pandemia scoppiata nel 2020. Ma dall’altro canto noi italiani facciamo i conti con una crisi della politica e delle istituzioni che è largamente originale.

La democrazia è messa alla prova in tutto il mondo, regimi autoritari si affermano anche in Stati che avevano iniziato un percorso di affermazione delle libertà e dei diritti della persona. Però il tipo di crisi verticale dello Stato iniziato in Italia nel 1992, con la distruzione o lo sbandamento dei partiti fondamentali nella storia della Repubblica e con uno slittamento del potere dalle assemblee elettive alla magistratura, è un fenomeno originale.

Così come lo è, dopo il 2011, il sostanziale commissariamento del nostro governo da parte del Quirinale, d’intesa con l’asse franco-tedesco che egemonizza l’Unione europea.

Molti sono i motivi che spiegano questa nostra deriva: l’incapacità e la difficoltà di trasformare la nostra Repubblica, che aveva e ha alcune delle sue fondamenta nel contesto determinato dalla Guerra fredda. L’esigenza di affrontare la crisi finanziaria del 2008 e quella da debito sovrano del 2011 hanno spinto il vertice della Repubblica a cercare un rapporto speciale «d’emergenza» con la Commissione europea che per larghi tratti ha portato a quella sorta di commissariamento di cui dicevamo pocanzi.

Se le radici dei fenomeni che descriviamo sono comprensibili, non si può non osservare come il parziale e progressivo svuotamento della politica abbia provocato una profonda disgregazione della nostra società. Nel momento in cui scriviamo, ci pare, però, di cogliere un’opportunità per iniziare a invertire la tendenza alla quale siamo stati soggetti. La comparsa nel quadro istituzionale di una personalità come Mario Draghi, stimato per la sua competenza e per le sue relazioni internazionali, offre forse una chance per avviare un’opera di risanamento.

I destini dell’Italia possono essere diversi: se per un miracolo l’Unione europea divenisse una vera istituzione federale molte delle nostre contraddizioni sarebbero risolte a quel livello. L’ipotesi di una sorta di definitiva disgregazione della nostra nazione non è tuttavia da cancellare: così avvenne nel «vicino» 1400 quando eravamo all’avanguardia dell’Occidente.

Tuttavia anche la via del risanamento, non è ancora del tutto preclusa. Ma la condizione perché si affermi, non essendo prevedibili soluzioni autoritarie nel medio termine, risiede in una ripresa della politica come forma essenziale delle relazioni della società con le istituzioni.

La presidenza di Mario Draghi può aiutare l’affermarsi di un simile processo solo se eserciterà dal Quirinale una funzione di garante e di arbitro che lasci ai partiti (e ai cittadini ai quali deve essere consentito di dare, attraverso il voto, un indirizzo politico nazionale e non solo di esprimere una scelta di preferenza partitica) il ruolo centrale che spetta loro in uno Stato democratico. Garante nel contesto internazionale politico-finanziario; arbitro nel fissare alcune regole per le scelte politiche che, qui e oggi, non possono non tenere conto degli indirizzi dell’Unione europea. Sarebbe un peccato perdere questa occasione e pensare che la sola «competenza» possa rimediare ai guasti italiani, non valutando le questioni sistemiche che dobbiamo affrontare.

Questa convinzione ci ha spinto a scrivere un breve saggio diviso tra l’analisi di quel che succede ed è successo, e la proposta politica che ne deriviamo.

DIALOGO TRA SAPELLI E FESTA SULLA PARTITA QUIRINALE. VIDEO

Back To Top