In merito alle recenti sommosse interne delle Isole Salomone numerosi analisti americani hanno sottolineato come Pechino abbia corrotto molti funzionari governativi per modificare la Costituzione.
D’altronde, è stato accertato che siano esistiti ottimi rapporti tra il Primo ministro delle Isole Salomone Manasseh Sogavare e il premier cinese Li Keqiang.
Nonostante l’intervento di polizia, truppe e navi della marina da parte di Australia, Nuova Zelanda, Figi e Papua Nuova Guinea, questo intervento risulta tardivo secondo gli analisti americani.
Ciò che ad esempio l’Australia non ha compreso chiaramente è che il governo di Sogavare si è dimostrato uno strumento delle ambizioni cinesi nel Pacifico e l’intervento australiano rafforzerà la presa di Sogavare al potere a Honiara.
Lo scopo di queste rivolte, che sarebbero state fomentate dalla Cina, sarebbe quello di ottenere il completo controllo del Paese creando i presupposti per un regime autoritario.