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Tutti gli stop di Tajani a Schlein, Renzi e Putin

Ecco cosa pensa Antonio Tajani, avviato alla presidenza di Forza Italia, sul Pd di Schlein, su Renzi e sulla guerra di Putin all'Ucraina La nota di Paola Sacchi.

 

Antonio Tajani, verso la presidenza di FI (giovedì il comitato di presidenza convocherà il consiglio nazionale per la nomina, in attesa del congresso nel 2024) rilancia gli azzurri al centro. “Non solo del centrodestra, ma di tutta la politica”, sottolinea. È la strategia che aveva annunciato già nelle settimane scorse, la stessa che aveva visto l’ingresso in FI, nel Ppe, dell’europarlamentare Caterina Chinnici eletta con il Pd, e che ora accelera di fronte alla “radicalizzazione del Pd”.

Intervistato da Nicola Porro, su Rete4, a Quarta Repubblica, il coordinatore-vicepresidente di FI, vicepremier e ministro degli Esteri, è chiaro: “lIl Pd oggi è guidato da Elly Schlein che lo sta spostando molto a sinistra con un linguaggio anti americano vecchio”. Nel mirino del futuro presidente azzurro l’abbraccio in piazza della leader dem con il capo pentastellato, Giuseppe Conte.

Tajani mette subito di fatto uno stop a Matteo Renzi, dicendo che ora invece se ne aprono molti per FI. Spiega: “Assistere a queste manifestazioni fa solo crescere i consensi per Forza Italia e il centrodestra. Ho sentito un linguaggio vetero comunista, superato. Ho sentito parlare contro gli Stati uniti, di bellicismo, con slogan terzomondisti vecchi. Li ringraziamo perché così lasciano grandi spazi al centro per noi”. Chiosa: “Il Pd era guidato da un ex democristiano. Ora c’è una signora che lo sposta a sinistra. Per noi si aprono spazi”.

Sulla politica estera parole nette su Putin: “L’autocrate rinsavisca. Noi conoscevamo un altro Putin, quello di Pratica di Mare che strinse la mano a Bush jr”. Netto nella condanna dell’aggressione all’Ucraina, sottolinea la necessità di arrivare a una pace giusta per l’Ucraina, con la “Russia che si ritiri dove era”. Cosa di cui dice di aver parlato con il sottosegretario di Stato, Anthony Blinken, nella visita in Usa la settimana scorsa. Via anche con la prosecuzione della riforma della giustizia con il prossimo passo “della separazione delle carriere”. Forza Italia riparte, con l’ambizione di essere “il centro della politica”, “non solo del centrodestra”, ma “leali al governo” del premier Giorgia Meloni.

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