Al via la partnership tra Twitter e Google. E’ ora possibile visualizzare i tweet nei risultati di ricerca anche sui PC desktop per tutti gli utenti che utilizzano Google in lingua inglese, il servizio era stato reso disponibile dall’inizio di maggio nelle ricerche effettuate da smartphone. La partnership tra le due giganti di Internet Google e Twitter è stata confermata attraverso uno scambio di tweet dei profili ufficiali delle aziende: «Hey, @twitter. Search party at our place. Meet us on desktop?», «You got it, @google. We’ll bring the tweets». Con questa decisione Twitter vorrebbe mettere fine le lamentele di una parte degli utenti legate al difficoltà di utilizzo e alla scarsa pubblicità dei contenuti.
Twitter, le difficoltà non vengono mai sole
I due gruppi avevano già firmato un accordo che li ha visti uniti dal 2009 al 2011, la partnership arriva ora in momento di grande difficoltà per il social network. Twitter deve far fronte al calo delle iscrizioni cercando di attirare il maggior numero di seguaci. Nel secondo trimestre Twitter ha registrato 304 milioni di utenti di base, contro i 302 milioni registrati nel trimestre precedente. Per gli investitori una crescita troppo lenta che oscura i risultati positivi raggiunti sotto il profilo dei ricavi. Solo il 44% degli abbonati si collega quotidianamente al proprio account, contro il 65% di utenti che visita ogni giorno il proprio profilo Facebook. Anche se i ricavi dell’uccellino sono aumentati del 61% (502,4 milioni di dollari) a fronte dei 312,2 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso, anche l’ultimo trimestre si è chiuso in rosso.
Il nodo della governance: dopo Dick Costolo ancora nessun AD
La società di Menlo Park deve inoltre far fronte a problemi legati alla governance: dopo tre mesi dalle dimissioni di Dick Costolo, il gruppo non ha ancora nominato un direttore a tempo pieno. La guida della società è al momento affidata al co-fondatore Jack Dorsey che ricopre ad interim il ruolo di amministratore delegato di Twitter. Una situazione non certo felice alla quale corrisponde una sempre minore fiducia dei mercati finanziari nei confronti del social.