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Isis

L’hashtag dell’IS sbanca su Twitter

L’ hashtag dell’IS #We_Are_Coming_O_Rome è entrato tra le “Tendenze in Italia” di Twitter. L’hashtag era stato ricondotto dal Site Intelligence Group (Search for International Terrorist Entities) alla campagna di terrore digitale portata avanti dall’IS. La notizia è stata data da Rita Katz direttrice del task force che si occupa di monitorare l’attività degli islamisti online. Katz…

L’hashtag era stato ricondotto dal Site Intelligence Group (Search for International Terrorist Entities) alla campagna di terrore digitale portata avanti dall’IS.

La notizia è stata data da Rita Katz direttrice del task force che si occupa di monitorare l’attività degli islamisti online. Katz è una signora che ha da poco superato i cinquant’anni. E’ nata nel 1963 a Basra (seconda citta’ dell’Iraq) da una famiglia ebraica.Il gruppo d’intelligence è stato fondato nel 2002 in seguito all’enorme impressione suscitata dagli attacchi dell’11 settembre riuscendo a diventare in poco tempo un punto di riferimento per chiunque si occupi di estremismo islamico. Site che ha il propri uffici a Bethesda, nei sobborghi di Washington, è riuscito a scovare i terribili video che testimoniano le violenze dei seguaci del califfo.

Le analisi del gruppo sono talmente accurate da essere usate anche dal governo statunitense. L’attività di Rita Katz e del Site non è stata esente da critiche: è stata accusata di aiutare lo spettro della propaganda dell’IS entrando spesso in contrasto con diverse associazioni islamiche per diffamazione.

Sono al momento attivi i migliori esperti di digital security e inteligence del “mondo libero”  per rintracciare chi si nasconde dietro la campagna di terrore. Restano da raggirare degli scogli in quanto gli esperti digitali che guidano la propaganda islamista sono difficili da rintracciare a causa dell’utilizzo di sistemi come Tor, necessario per rendere anonima la navigazione e avere accesso al deep web, e l’utilizzo di reti Vpn (Virtual Private Network). 

Alla battaglia contro gli hacker islamisti si sono aggiunti negli ultimi tempo anche altri hacker, quelli della rete Anonymus che sono riusciti a far saltare negli ultimi giorni più di qualche profilo rintracciando anche qualche attivista italiano tra i collaboratori del Califfo al-Baghdadi

 

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