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Vendita Twitter

Twitter, via i 140 caratteri nella posta privata

Twitter avvia il piano annunciato nel mese di giugno: via il limite di 140 caratteri per la messaggistica privata. Dopo il crollo delle iscrizioni Twitter ha deciso di correre ai ripari e dare il via a uno dei più grandi cambiamenti concettuali nella storia del social, basta filosofia della sintesi, o meglio, basta filosofia della sintesi…

Dopo il crollo delle iscrizioni Twitter ha deciso di correre ai ripari e dare il via a uno dei più grandi cambiamenti concettuali nella storia del social, basta filosofia della sintesi, o meglio, basta filosofia della sintesi nella messaggistica privata.

Annunciato nel mese di giugno, giovedì Twitter ha dato avvio all’eliminazione del limite di 140 caratteri nei messaggi privati. I cambiamenti saranno visibili in giornata nella versione web del servizio, nell’applicazione iOS, Android e negli altri client. L’implementazione potrebbe tuttavia avvenire gradualmente, per via dei problemi che potrebbero nascere tra i client e l’aggiornamento.

E’ stata la messaggistica privata la grande protagonista dei cambiamenti di questo anno, uno stravolgimento iniziato con il lancio di gruppi per l’invio di messaggi diretti e dalla possibilità di scrivere privatamente anche a due persone che non si seguono a vicenda. Le novità introdotte sono state necessarie all’azienda per invertire i trend non proprio positivi. Anche se Twitter è cresciuto in termini di iscritti, si cinguetta in proporzione sempre meno. A fronte di un aumento di persone attive nel 2014 – cresciuto del 20% rispetto al 2013 (288 milioni di utenti) nel quarto trimestre del 2014 il ritmo è cresciuto solo dell’1,4% – inferiore rispetto alla crescita di quel trimestre dell’anno precedente che si attestava al 4,7%.

Secondo quanto riportato dalla società, nel secondo trimestre dell’anno Twitter ha registrato 304 milioni di utenti di base, contro i 302 milioni registrati nel trimestre precedente. Per gli investitori una crescita troppo lenta che oscura i risultati positivi raggiunti sotto il profilo dei ricavi. Anche se l’ultimo trimestre si è chiuso in rosso, i ricavi dell’uccellino sono aumentati del 61% (502,4 milioni di dollari) a fronte dei 312,2 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso, stracciando le stime degli analisti che scommettevano su 481 milioni di dollari.

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Insomma Twitter cresce ma non abbastanza, per questo è stato necessario correre ai ripari. Diventa quindi necessario per il social allargare la propria sfera d’azione coinvolgendo più utenti possibili assecondandone le necessità. Il social tradisce se stesso e si avvia verso l’abbandono della filosofia della sintesi? Presto per dirlo, ma di sicuro l’uccellino non è più quello piccolino di una volta.

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