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Fincantieri Stati Uniti

Tutti gli affari di Fincantieri negli Stati Uniti

Dopo le 10 nuove fregate lanciamissili FFG(X), Fincantieri Marinette Group - controllata del gruppo italiana - è stata scelta di nuovo dall’U.S. Navy per sviluppare le Lusv, grandi navi senza equipaggio

 

Altro colpo segnato da Fincantieri negli Stati Uniti dopo la vittoria della gara per le future fregate FFG(X) della US Navy lo scorso maggio.

Il Dipartimento della Difesa e la US Navy hanno assegnato alla controllata statunitense di Fincantieri, Marinette Marine (Fmm), un contratto del valore di 7 milioni di dollari per sviluppare il progetto e l’ingegnerizzazione delle Large Unmanned Surface Vessel (Lusv). Ovvero le future navi di superficie di grandi dimensioni “unmanned”, capaci cioè di operare senza equipaggio a bordo.

IL CONTRATTO PER LE LUSV

La Marina degli Stati Uniti ha selezionato Fincantieri Marinette Marine insieme ad altre cinque società. Si tratta di Austal USA, Huntington Ingalls Industries, Bollinger Shipyards, Lockheed Martin e Gibbs & Cox.

Ciascuna di queste svilupperà il progetto di base entro agosto 2021.

Il contratto prevede l’opzione per un’ulteriore fase di studio per sviluppare l’ingegnerizzazione di dettaglio, che se esercitata estenderebbe la durata del lavoro fino al maggio 2022, si legge nella nota diffusa dal gruppo cantieristico di Trieste.

DOPO LE 10 FREGATE FFG(X)

Come spiega la società, il processo di aggiudicazione seguirà lo schema della gara per le 10 nuove fregate lanciamissili FFG(X) della US Navy. A inizio maggio Fincantieri Marinette Marine ha vinto infatti la commessa che, comprese le opzioni, ha un valore complessivo di 5,5 miliardi di dollari.

La consegna della prima fregata è prevista per luglio 2026, poi a mano a mano tutte le altre.

“Fincantieri ha vinto il bando di gara battendo agguerriti antagonisti statunitensi come Huntington Ingalls Industries e General Dynamics Bath Iron Works”, ha sottolineato Gianluca Zappa su Start.

Grazie all’investimento della Us Navy si creeranno 9mila nuovi posti di lavoro in tutto l’indotto dei cantieri in Wisconsin. Lo aveva rimarcato il presidente degli Stati Uniti Trump in occasione della visita ai cantieri della Fmm a giugno.

SPRINTA FINCANTIERI MARINE GROUP

Fmm fa parte di Fincantieri Marine Group, guidato da Dario Deste, che comprende altri due cantieri navali.

Fincantieri Marinette Marine progetta e realizza navi militari e in particolare le Littoral Combat Ship (LCS) classe Freedom per la US Navy; Fincantieri Bay Shipbuilding, cantiere navale presso Sturgeon Bay, focalizzato nella costruzione, riparazione e conversione di navi mercantili e di navi da supporto offshore e Fincantieri ACE Marine, sito produttivo specializzato nella costruzione di imbarcazioni in alluminio di piccole e medie dimensioni per la Guardia Costiera statunitense e costruttore dei Response Boat-Medium.

Come ha ricordato AnalisiDifesa, “dal 2008 la società ha investito più di 180 milioni di dollari per modernizzare i tre cantieri in Wisconsin. Assumendo e formando da allora più di 1.000 persone, con una forza lavoro complessiva nei tre siti di circa 2.500 persone oltre a un indotto di più di 350 ditte di contractors”.

Al momento sono in fase di costruzione o comunque in portafoglio Marinette circa trenta navi.

COSA FA FINCANTIERI PER LA MARINA AMERICANA

Oltre al recente traguardo delle fregate FFG(X) il Gruppo sta sviluppando infatti per la Marina americana anche il programma Littoral Combat Ships, che prevede la costruzione di 16 navi (di cui 10 già consegnate). E la costruzione di 4 unità Multi-Mission Surface Combatants (MMSC), destinate al regno dell’Arabia Saudita, nell’ambito del Foreign Military Sales degli Stati Uniti.

I RAPPORTI CON I POLITICI USA

Lo scorso anno la controllata Usa di Fincantieri ha versato circa 26.800 euro a partiti politici negli Stati Uniti. Lo ha riportato Radiocor a giugno, quando la casa madre italiana lo ha segnalato nelle risposte scritte ai soci pubblicate in vista dell’assemblea di bilancio.

“Fincantieri non effettua alcun versamento a partiti, fondazioni politiche o politici italiani o esteri e non ha crediti nei confronti degli stessi”. Ha scritto il colosso della cantieristica di Trieste.

Regole diverse, quindi, per la controllata statunitense, uno dei principali costruttori di navi di medie dimensioni negli Stati Uniti.

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