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Sia

Sia, tutte le novità da Cdp, Poste Italiane, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco Bpm

Fatti, indiscrezioni e scenari su presente e futuro di Sia

Cdp è pronta a salire ancora in Sia. Non solo: la Cassa depositi e prestiti punta a fare di Sia la base di un progetto per un campione nazionale del settore (con Nexi?).

La società, infatti, è considerata strategica dal punto di vista tecnologico. Anche per i servizi che svolge anche per molte banche centrali, tra qui quella russa si dice in ambienti del Tesoro.

Tra l’altro Sia corre per una gara bandita dalla Banca centrale europea, come raccontato nei giorni scorsi da Start Magazine.

CHE COSA FARA’ CDP IN SIA

Ma torniamo all’assetto azionario e agli scenari sulla governance di Sia: la Cdp guidata dall’amministratore delegato, Fabrizio Palermo, sta valutando di rilevare le quote della società per la progettazione, la realizzazione e la gestione di infrastrutture e servizi tecnologici dedicati alle banche ora in mano a F2i e a Orizzonte sgr, rispettivamente al 17% e all’8,64%.

L’ASSETTO AZIONARIO DI SIA

La società controllata dal Tesoro è di fatto il perno della società guidata amministratore delegato Nicola Cordone attraverso Fsia, il veicolo al 70% di Cdp Equity e al 30% di Poste Italiane, che controlla il 49,48% di Sia.

LE TRATTATIVE CON INTESA SANPAOLO E UNICREDIT

In questi giorni il veicolo dovrebbe finalizzare il contratto di cessione delle quote ora detenute da Unicredit e da Intesa Sanpaolo, entrambe al 3,97%, sulle quali ha esercitato l’opzione call.

GLI ALTRI SOCI DI SIA

Per entrambe le operazioni, secondo quanto scritto da Mf/Milano Finanza, sono però ancora in corso interlocuzioni e valutazioni sul prezzo. Completano il capitale di Sia Banco Bpm al 4,82%, Deutsche Bank al 2,58% e Mediolanum.

LE VOLONTA’ DI BANCO BPM

Se Intesa e Unicredit stanno per uscire dal capitale, non è questa l’intenzione di Banco Bpm: “Sia è strutturale al nostro business, riteniamo che continui a essere di interesse strategico per la banca, siamo un po’ alla finestra per capire se Cdp ha fatto le offerte agli azionisti finanziari, capire che obiettivi ha su Sia” ossia se intende farla crescere e “se questa è la scelta di Cdp vorremmo far parte della partita restando nel capitale”, ha detto oggi il ceo di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, in un incontro alla stampa estera.

LA POSIZIONE DI POSTE

Pure per Poste Sia è in cima ai pensieri: “Per noi quello dei pagamenti è un core business”, ha detto ieri Poste Italiane, Matteo Del Fante, a margine dell’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2018, escludendo che la società possa cedere anche solo in parte la partecipazione in Sia. “Per noi è un business strategico di crescita”, ha sottolineato. Nel definire la “linea” per il futuro della società “Cdp ha un ruolo preponderante perché comunque prende una maggioranza assoluta”, ha aggiunto Del Fante, ricordando che la partecipazione di Poste deriva da un “piccolo investimento molto opportuno dal precedente cda nel 2016”.

LE PAROLE DI DEL FANTE

Quell’investimento in Sia – ha proseguito il capo azienda di Poste – comporta oggi un “piccolo capital gain” teorico se come termine di paragone si guarda ai valori della quotazione, nel settore, di Nexi. “In questo momento la differenza tra noi e gli altri soggetti che stanno vendendo” partecipazioni in Sia – ha detto ancora Del Fante – “è molto semplice: per Poste il settore dei pagamenti è uno dei quattro segmenti contabili, una delle aree un cui abbiamo una società, PostePay”.

I RUMORS SULLA FRANCESE CGI

Cordone ha sottolineato nelle scorse settimane – presentando il piano triennale lo scorso 20 febbraio – che Sia può investire operazioni di crescita autonomamente fino a circa 500 milioni di euro, aumentando la leva finanziaria che a fine 2017 vedeva un rapporto di 2,3 volte tra posizione finanziaria e ebitda. Sia al momento è in short list per una acquisizione in Portogallo e una in Austria: le offerte finali per le due operazioni sono previste entro l’estate. Rumors di mercato raccolti da Start Magazine aggiungono che la vera preda nelle intenzioni di Sia sarebbe la francese Cgi. Una prospettiva gradita al Tesoro e alla Cdp.

IL LAVORIO DI SARMI

A riprova del fatto che la Cassa è in pieno movimento su Sia c’è la nomina di Massimo Sarmi, già numero uno di Poste Italiane, come vicepresidente della società guidata da Cordone. L’ingresso di Sarmi è destinato a rimescolare le carte ai vertici di Sia, visto l’appoggio di Sarmi da parte della Cdp e pure dell’azionista numero uno del governo, ossia la Lega.

LA SPINTA DI CDP

Sarmi ha sostituito il dimissionario Marco Lucchini di Cdp Equity e ora potrebbe innescare movimenti e novità, rosicchiando deleghe all’attuale presidente Giuliano Asperti. Per ora Sarmi è già stato nominato presidente del comitato sviluppo e membro del comitato remunerazioni. Ma non si fermerà qui.

D’altronde se Cdp investe in Sia nella società del Tesoro ci si attenderà di avere un vertice che assecondi il nuovo corso auspicato dalla società del Tesoro. Per questo la crescita e le acquisizioni sono un banco di prova per l’attuale vertice di Sia.

 

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