Prima Huawei cita in giudizio Samsung, poi la casa coreana intenta una causa contro l’azienda cinese per violazione di brevetti. È guerra in corso
Guerra in corso tra Samsung e Huawei. La casa coreana ha presentato una querela in Cina contro Huawei Technologies Co., accusando il più grande produttore di smartphone del paese di violare i suoi brevetti di tecnologia mobile. Le accuse arrivano pochi mesi dopo che Huawei aveva citato in giudizio l’azienda coreana, negli Stati Uniti e in Cina, sempre per violazione di brevetti.
“Nonostante i nostri sforzi per risolvere la questione amichevolmente, si è purtroppo reso necessario intraprendere un’azione legale per difendere la nostra proprietà intellettuale”, ha dichiarato Samsung.
Le accuse di Samsung
L’azienda coreana ha accusato la casa cinese di aver sfruttato i suoi brevetti in campo di comunicazioni wireless, fotocamere digitali e altre forme di tecnologia sui suoi dispositivi smartphone e tablet. Samsung, citando in giudizio, ha sostenuto di aver registrato, fino ad ora, 161 milioni di yuan (24 milioni di dollari) per danni. I dettagli, come riporta Bloomberg, sono stati diffusi dal giudice, tramite il suo account ufficiale Weibo.
I vecchi dissapori
Anche Huawei ha fatto causa a Samsung, sempre per la questione brevetti. Le accuse da parte del colosso cinese sono pesanti: il big tecnologico sudcoreano ha violato ben 12 brevetti, 8 dei quali relativi agli smartphone e 4 relativi alla reti cellulari. “Samsung e le sue affiliate hanno guadagnato miliardi di dollari con la vendita di prodotti che utilizzano la tecnologia di Huawei”, fanno sapere dalla Cina.
Come spiga Bloomberg, la causa contro Samsung è una mossa insolita per un’azienda cinese. Ed è un segnale chiaro della crescente fiducia delle aziende tecnologiche nazionali nel far valere i propri diritti di proprietà intellettuale. C’è da dire che Huawei è diventato il terzo più grande al mondo distributore di telefonini, piazzandosi dopo Samsung e Apple Inc.