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Perché va tenuta d’occhio l’Ipo di Pinterest

Pinterest ha depositato in sordina la documentazione per l'Ipo. Probabile debutto in Borsa a fine giugno ma la crescita della base di utenti dovrà continuare per meritare il suo prezzo

Il 2019 sarà l’anno dei debutti degli unicorni (startup tech valutate oltre 1 miliardo di dollari) della Silicon Valley a Wall Street. Pinterest ha depositato la documentazione per un’offerta pubblica iniziale presso la Securities and Exchange Commission, come ha riportato per primo il Wall Street Journal.

I DETTAGLI SULLA QUOTAZIONE

Nel 2017 il social network della ricerca visuale ha raccolto 150 milioni di dollari in un round di finanziamento privato e ora punta a una valutazione complessiva di circa 12,3 miliardi di dollari. Fondata nel 2010, la società di San Francisco sta lavorando con Goldman Sachs e JPMorgan Chase al debutto a Wall Street verso la fine di giugno dove potrebbe raccogliere circa 1,5 miliardi di dollari.

TUTTE LE IPO SILENZIOSE

Se confermato, Pinterest sarebbe l’ultima di una serie di società tecnologiche che hanno depositato confidenzialmente le Ipo negli ultimi tempi, in seguito a Uber e Lyft e Slack. Quest’ultima ha depositato le carte in via riservata all’inizio del mese, aumentando il ronzio intorno a un anno ricco di offerte pubbliche iniziali a Wall Street. Anche la popolare piattaforma di home-sharing Airbnb e la società di consegna di cibo Postmates sarebbero prossimo al debutto nel mercato pubblico. Tra queste, Pinterest potrebbe essere alla ricerca di una delle valutazioni più accattivanti.

AMBIZIOSA PINTEREST

Come la già citata Lyft, anche il social network delle immagini (dalle ricette agli arredamenti interni ai look) non ha raggiunto il profitto. La società guidata da Ben Sibermann preferisce infatti essere giudicata in base alle metriche di crescita proprio per questo le sue speranze risultano più ambiziose. La sua ultima valutazione privata, ipotizzando un’offerta pubblica iniziale, era di 12 miliardi di dollari. Pinterest monetizza il suo sito web soltanto attraverso la pubblicità, che colloca tra i “pin” che gli utenti inseriscono nel sito. Gli utenti hanno resistito agli annunci adv e il reddito è arrivato negli ultimi due anni e sta anche crescendo rapidamente.  Secondo le fonti del Wsj, le entrate sono state poco più di  700 milioni di dollari nel 2018.

BASE UTENTI, POCHI MA BUONI

Sebbene molto più piccolo rispetto ad altri social network — Pinterest ha una base di utenti di 250 milioni di utenti, contro i 2,2 miliardi su Facebook, 1 miliardo su Instagram e 326 milioni su Twitter — la piattaforma dei pin è un potente strumento per raggiungere nuovi clienti, ideale per scoprire nuovi prodotti, marchi e stili.

E i suoi utenti sono leali come ha sottolineato il Financial Times. A confronto con un’altra popolare app di condivisione foto, Snapchat, il numero di utenti attivi giornalieri di quest’ultima non è cresciuto affatto negli ultimi trimestri. La base di Pinterest al contrario è cresciuta del 15% lo scorso anno fino a raggiungere i 250 milioni di utenti attivi mensilmente a settembre 2018. Con un analogo valore di mercato e 1,1 miliardi di dollari di entrate l’anno scorso, Snap ha un valore inferiore del 40% sul prezzo di vendita. Se sono gli adolescenti ad attirare gli inserzionisti digitali su Snapchat, Pinterest ha gli utenti più “anziani” appassionati di arredamento piuttosto che di selfie. La società di San Francisco dovrà continuare a mantenere costante il suo ritmo di crescita per meritare il suo cartellino del prezzo.

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