Quotazione sì ma senza offerta pubblica iniziale. Sarebbe la scelta sempre più probabile per Slack, società di chat per il lavoro prossima al debutto alla Borsa di New York entro la prima metà del 2019, secondo il Wall Street Journal.
L’azienda di San Francisco seguirà le orme di Spotify che è sbarcata a Wall Street attraverso una quotazione diretta, bypassando il tradizionale processo di offerta pubblica iniziale.
QUOTAZIONE DIRETTA TI PREFERISCO
Come riporta il Journal, la società di piattaforme di messaggistica per l’ufficio sta scegliendo il metodo insolito per diventare pubblica in quanto non ha bisogno di denaro o clamore di una IPO.
SULLE ORME DI SPOTIFY
Se Slack andrà avanti con una quotazione diretta, seguirà l’app di streaming musicale Spotify, che ha iniziato a fare trading a New York con questo metodo ad aprile. Per la startup svedese è stato vero successo: si è trattata della terza Ipo più grande del settore tecnologico statunitense (anche se non proprio un’ipo) con una capitalizzazione di 26,4 miliardi di dollari.
Come precisa il Financial Times, il metodo della quotazione diretta non era senza precedenti prima di Spotify, ma si è trattata della società di profilo più alto a provare un simile approccio negli Stati Uniti.
Il trading diretto consente agli attuali investitori di offrire le proprie poste direttamente ai nuovi azionisti a un prezzo puramente on demand. Inoltre, le società che diventano pubbliche attraverso una quotazione diretta non vendono nuove azioni per raccogliere fondi, il che rende il processo insostenibile per molte aziende che cercano una forma da public company.
UN UNICORNO DA 7 $ MILIARDI
Co-fondata nel 2014 da Stewart Butterfield e Cal Henderson, che hanno lavorato al sito fotografico Flickr, Slack è stata valutata 7,1 miliardi di dollari in un giro di finanziamento di $ 427 milioni lo scorso agosto.
Lodata come il software di lavoro in più rapida crescita nella storia, con oltre 8 milioni di utenti attivi ogni giorno, Slack è considerata un unicorno della Silicon Valley ed è “dove il lavoro accade”. Recita così lo slogan di questa piattaforma online che offre la possibilità di portare l’ufficio ovunque tu ti trovi. Su Slack si possono tenere riunioni o conversazioni a piccoli gruppi o a due; condividere file e agende e collaborazione su singoli progetti.
Secondo il Wsj oltre gli 8 milioni di utenti attivi ogni giorno, Slack vanta 3 milioni di utenti paganti per i servizi aggiuntivi della piattaforma.
RITARDI A CAUSA SHUTDOWN
Sebbene investitori e analisti abbiano già drizzato le antenne, Slack non ha ancora depositato la documentazione per la quotazione e non è chiaro quando lo farà a causa della continua chiusura del governo federale, secondo la fonte del Wsj.
Le quotazioni azionarie negli Stati Uniti possono essere soggette a ritardi in quanto lo shutdown del governo colpisce anche e agenzie di regolamentazione, compresa la Securities and Exchange Commission.
Tra le Ipo attese quest’anno e che potrebbero subire ritardi troviamo anche Lyft, che a dicembre ha annunciato di aver presentato confidenzialmente la documentazione per l’offerta pubblica iniziale. Due giorni dopo pare anche la rivale Uber abbia fatto lo stesso.