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Prima Thales Alenia Space

Leonardo e Thales Alenia Space lavoreranno su Prisma per Asi

L'Agenzia spaziale italiana (Asi) affida lo studio di fattibilità a Thales Alenia Space (joint venture tra Thales e Leonardo) per l'avvio della fase di studio destinata allo sviluppo del satellite Prisma di Seconda Generazione

 

Al via i lavori per il satellite Prisma Seconda Generazione (2G).

Thales Alenia Space ha siglato un contratto con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) per la realizzazione di uno studio di fattibilità relativo alla missione iperspettrale, di osservazione della Terra, Prisma 2G. La tecnologia iperspettrale consente di catturare immagini caratterizzate da qualità e risoluzioni spaziali alte. È utilizzata per il monitoraggio delle risorse naturali e dell’atmosfera. Prisma 2G raggiungerà il suo precursore Prisma (Precursore IperSpettrale della Missione Applicativa), lanciato il 21 marzo 2019 dalla base di Kourou nella Guyana Francese.

Il contratto è stato firmato dal direttore generale dell’Asi, Fabrizio Tosone, e dal Director Italy Institutional Sales di Thales Alenia Space, Giuseppe Matarazzo.

Del raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Thales Alenia Space fanno parte anche Leonardo, Telespazio, e-Geos e Sitael.

“La missione Prima di Seconda Generazione garantirà a livello nazionale la continuità della fornitura di immagini iperspettrali alla comunità scientifica ed applicativa”  ha commentato Roberto Formaro, direttore dei Programmi dell’Asi.

Tutti i dettagli.

IL CONTRATTO ASSEGNATO DALL’ASI

Il contratto prevede lo studio di un progetto a elevato contenuto innovativo in grado di consentire  lo sviluppo di nuove applicazioni di rilievo in ambito nazionale e internazionale, migliorando ad esempio il monitoraggio delle risorse naturali e dell’atmosfera. La durata è di 9 mesi.

LA MISSIONE PRISMA

La missione Prisma (Precursore IperSpettrale della Missione Applicativa) dell’Asi è dotata dello strumento iperspettrale operativo più potente al mondo, in grado di lavorare in numerose bande disposte dal visibile al vicino infrarosso (Vnir-Visible and Near InfraRed) e fino all’infrarosso ad onde corte (Swir-Short Wave InfraRed). L’Asi spiega che a differenza dei sensori ottici passivi satellitari attualmente operativi, che registrano la radiazione solare riflessa dal nostro pianeta in un numero limitato di bande spettrali – tipicamente al massimo una decina – la strumentazione a bordo del satellite è in grado di acquisirne 240 (239 bande spettrali più il canale pancromatico).

L’OBIETTIVO

Prisma Second Generation “avrà l’obiettivo di assicurare la continuità del lavoro svolto dal suo precursore attualmente in orbita che, da circa 615 km dalla Terra, raccoglie dati e informazioni sullo stato della salute del nostro pianeta” spiegano gli esperti di Leonardo.

STRUMENTAZIONE ELETTRO-OTTICA ANCORA PIÙ AVANZATA

In questo quadro, la missione Prisma2G sarà dotata di una strumentazione elettro-ottica ‘iperspettrale’ ancora più avanzata, tra cui il passaggio della risoluzione spettrale a 10 metri, e nuove modalità di acquisizione e potrà consentire di indirizzare le dinamiche applicative delle tecnologie sviluppate in missioni analoghe già dispiegate.

DI THALES ALENIA SPACE ITALIA RESPONSABILE DEL DESIGN PRISMA

Prisma2G sarà realizzato da un Raggruppamento Temporaneo di Imprese, guidato da Thales Alenia Space. Thales Alenia Space Italia, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%) sarà responsabile del design del sistema end-to-end e del nuovo satellite.  Thales Alenia Space con 7.700 dipendenti in 10 paesi e 17 siti produttivi in Europa, nel 2020 ha realizzato un fatturato consolidato di 1,85 miliardi di euro, ricorda Radiocor.

IL RUOLO DI LEONARDO

Leonardo invece sarà responsabile del nuovo payload iperspettrale di Prisma Second Generation. Il sensore, come per Prisma di prima generazione, sarà sviluppato da Leonardo a Campi Bisenzio.

COSA FARÀ TELESPAZIO

Inoltre, Telespazio, una joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%), si occuperà delle attività per la definizione del segmento di terra del programma, in particolare dei requisiti e dell’architettura di sistema.

IL RUOLO DI E-GEOS

Mentre e-Geos, società di Telespazio (80%) e Asi (20%), sarà responsabile dell’analisi degli scenari di mercato in cui Prisma2G si troverà ad operare e supporterà Leonardo nella definizione dei requisiti degli utenti.

E QUELLO DI SITAEL

Infine, Sitael, azienda spaziale parte del Gruppo Angel, parteciperà ai trade-off di satellite e di piattaforma. Come si legge nella nota di Leonardo, la società studierà le configurazioni per rendere Prisma SG un satellite “all-electric”, assicurandogli così la manovrabilità e la flessibilità operativa che solo questo tipo di satelliti garantiscono.

Inoltre, grazie alla sua esperienza nell’elettronica di controllo, come nel caso della missione Esa Copernicus Chime, Sitael studierà la sofisticata unità di controllo del payload iperspettrale, puntando alla scalabilità di una tecnologia all’avanguardia e consolidata, in grado di velocizzare i tempi di sviluppo nonché i costi di realizzazione.

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