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Leonardo Eurodrone

Leonardo, ecco come decolla l’Eurodrone con il contratto firmato da Airbus

Airbus e l'Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (Occar) hanno firmato il contratto globale Eurodrone. Coinvolti quattro paesi: Germania, Francia, Italia e Spagna. Tutti i dettagli

 

Eurodrone: decolla uno dei più grandi programmi della difesa in Europa.

Il 24 febbraio Airbus e l’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (Occar) hanno firmato il contratto globale Eurodrone. Ovvero il velivolo armato a pilotaggio remoto Male Rpas. Il contratto include lo sviluppo e la produzione di 20 sistemi e 5 anni di supporto iniziale in servizio.

Airbus Defence and Space, capocommessa, ha firmato in rappresentanza dei tre subappaltatori principali: Airbus Defence and Space in Spagna; Dassault Aviation in Francia e Leonardo in Italia.

Da parte sua, spiega una nota, “Occar ha firmato a nome delle quattro nazioni coinvolte nel lancio del programma, vale a dire Germania, Francia, Italia e Spagna”.

“Il valore del contratto secondo una fonte autorevole è di 7,1 miliardi”, segnala il Sole 24 Ore.

Procede così il programma Eurodrone, già in ritardo di tre anni: il primo sistema doveva essere consegnato nel 2025, data spostata al 2027, secondo il Sole 24 Ore. La francese Tribune parla di prime consegne previste a partire dal 2028.

Con i suoi velivoli a pilotaggio remoto, l’Ue non sarà costretta a comprare quelli americani o israeliani.

Adesso manca soltanto la decisione, in capo ad Airbus, su chi fornirà i due motori a turboelica. Infatti è sfida tra l’italiana Avio Aero (controllata dall’americana GE) e la francese Safran per la motorizzazione.

Tutti i dettagli.

COSA PREVEDE IL CONTRATTO

Il contratto globale prevede la produzione di 20 sistemi (un sistema equivale a tre droni e due stazioni di controllo a terra) e il mantenimento in fase operativa iniziale per cinque anni. In particolare, sono sette sistemi per la Germania, cinque per l’Italia (+ 2 opzionali), quattro per la Francia (+ 2 opzionali) e quattro per la Spagna (+ 2 opzionali), evidenzia La Tribune.

Quindi l’Italia comprerà 15 droni e “ha il 23%, con una spesa di circa 1,8 miliardi” riporta il quotidiano confindustriale. “Anche Francia e Spagna hanno il 23%, la Germania il 31 per cento. Il direttore dell’Occar, ammiraglio Matteo Bisceglia, ha spiegato al Sole 24 Ore: «Questo è il primo esemplare di un prodotto tutto europeo nella difesa. Pertanto è Itar free, non essendoci tecnologie di contenuto americano i paesi europei non dovranno chiedere autorizzazioni agli Usa per esportarlo»”.

COS’È L’EURODRONE

L’Eurodrone, o Male Rpas, “è un sistema aereo a pilotaggio remoto, a media altitudine e lunga durata, con capacità versatili e adattabili che lo rendono la piattaforma perfetta per missioni di intelligence, sorveglianza, acquisizione obiettivi e ricognizione o per operazioni che coinvolgono la sicurezza nazionale. L’architettura aperta, che fa parte della sua progettazione a prova di futuro, permetterà l’incremento e l’adattamento delle capacità dei sistemi in base alle esigenze future delle forze armate coinvolte”.

IL COMMENTO DI LEONARDO SULL’EURODRONE

Infine, “Eurodrone fornirà alle Forze Armate alte prestazioni ed un sistema operativo autonomo, rappresentando un elemento chiave dell’Industria della Difesa Europea così come un’opportunità unica per dimostrare le nostre altissime capacità e competenze tecnologiche che derivano da decenni di collaborazione europea su programmi militari” ha sottolineato Lucio Valerio Cioffi, Direttore Generale di Leonardo. Inoltre, “Eurodrone contribuirà a sostenere le competenze chiave e l’occupazione in Europa, fornendo alle Forze Armate sistemi operativi indipendenti ad altissime prestazioni per gli anni a venire”.

@Leonardo

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