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Hyperloop

Hyperloop, anche l’Italia a lavoro per il treno del futuro

Anche l’Italia a lavoro per la realizzazione di Hyperloop: una startup nostrana fornirà le sospensioni per il treno voluto da Elon Musk Le sospensioni di Hyperloop, il treno del futuro, saranno italiane. A fornirle sarà la start up Ales Tech, fondata da studenti di Università di Pisa e Scuola Superiore Sant’Anna, che avrà dunque la…

Anche l’Italia a lavoro per la realizzazione di Hyperloop: una startup nostrana fornirà le sospensioni per il treno voluto da Elon Musk

Le sospensioni di Hyperloop, il treno del futuro, saranno italiane. A fornirle sarà la start up Ales Tech, fondata da studenti di Università di Pisa e Scuola Superiore Sant’Anna, che avrà dunque la responsabilità di rendere confortevole il viaggio, riducendo le forti vibrazioni provocate dall’elevata velocità. La giovane impresa italiana è nata dall’Hyperloop Team, il gruppo che nei mesi scorsi aveva partecipato alla “SpaceX Hyperloop Pod Competition”, la gara universitaria indetta da Elon Musk per presentare il progetto della navetta cilindrica chiama ‘Pod’, equivalente dei vagoni nel treno da mille chilometri orari.

Il gruppo è nato grazie ad un lavoro sul campo di Luca Cesaretti e Lorenzo Andrea Parrotta, a cui si sono aggiunti anche Tommaso Sartor e studenti di economia e giurisprudenza, come Andrea Paraboschi e Antonio Davola, rispettivamente responsabile strategia e innovazione e responsabile legale. In queste settimane l’impresa innovativa ha continuato a consolidare la struttura societaria, grazie anche alla nomina di un comitato consultivo del quale fanno parte Alberto di Minin, docente di management alla Scuola Superiore Sant’Anna, e Massimo Bergamasco, docente di Meccanica applicata e fondatore del Laboratorio di robotica percettiva Percro, dell’Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant’Anna.

Il gruppo di lavoro per Hyperloop potrebbe ancora allargarsi. “Siamo felici di constatare come numerosi studenti di tutta Italia ci contattino per collaborare con noi”, ha commentato Parrotta. “Hyperloop – ha aggiunto – è una grande sfida che stimola ricerca e innovazione in numerosi settori e fa piacere vedere che a volerla cogliere siano tantissimi giovani, proprio come noi“.  E per diventare ancora più grandi, ha detto Davola, “stiamo predisponendo un grande programma che abbiamo chiamato ‘Hyperloop Team Italia’ e che vogliamo lanciare con le più grandi università italiane per stimolare la ricerca su Hyperloop”.

Hyperloop: il primo test

La startup tech Hyperloop One, di Los Angeles, ha realizzato la prima dimostrazione reale di come funzioni il velocissimo mezzo di trasporto. I test sono stati effettuati nel deserto del Nevada e a dirla tutta, non sono andati proprio benissimo: la visione ha deluso i presenti, dal momento che il piccolo vettore, lungo appena 3 metri, dopo due secondi dalla partenza, si è schiantato contro un cumulo di sabbia. Il tempo per la dimostrazione è stato davvero poco, ma la rivoluzione è in atto e bisogna solo attendere (il dispositivo ha subito un’accelerazione di 116 miglia orarie in un secondo e nove). L’impresa di Los Angeles ora, infatti, ha promesso di finire il primo tracciato di prova completo e il mezzo, in fase di prova, dovrà raggiungere così i 563 km/h iniziali promessi.

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