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Perché Huawei sta facendo finta di niente sul Mate 60 Pro

Lunedì Huawei ha presentato molti nuovi prodotti (ha perfino annunciato un'auto elettrica), ma è rimasta in silenzio sul suo smartphone di punta, il Mate 60 Pro. Il telefono contiene un microchip che potrebbe dimostrare un aggiramento delle restrizioni americane.

Che ci sia qualcosa che non va, a questo punto è palese. Lunedì Richard Yu, amministratore della divisione consumer business di Huawei, ha presentato al pubblico una serie di nuovi prodotti: tablet, smartwatch, smart TV, cuffie wireless, un sistema operativo compatibile con Android, addirittura un’auto elettrica (la Luxeed S7, per fare concorrenza alla Model S di Tesla)… ma non ha mostrato né discusso il dispositivo di punta della società cinese, lo smartphone Mate 60 Pro.

L’assenza ha sorpreso parecchio gli utenti di Weibo, il social network cinese simile a X, che hanno seguito in massa l’evento di Huawei e si sono chiesti perché non sia stato detto nulla sul telefono, come riportato dalla CNN.

IL PROBLEMA DEL MATE 60 PRO

Huawei ha iniziato a vendere il Mate 60 Pro ad agosto, senza però organizzare un evento di lancio e soprattutto senza comunicarne le specifiche tecniche. Lo smartphone – che a quanto pare l’azienda non riesce a produrre in grandi numeri – ha infatti un problema: contiene un chip 5G che non dovrebbe avere. Il chip in questione è un Kirin 9000s, realizzato in Cina da SMIC, la più importante azienda di semiconduttori del paese. Il microprocessore è da sette nanometri, una tecnologia alla quale Huawei non dovrebbe, in teoria, avere accesso per via delle restrizioni che gli Stati Uniti hanno imposto verso la società dal 2019. Anche SMIC è sottoposta a restrizioni, dal 2020.

Quella a sette nanometri non è la tecnologia più avanzata per i microchip – gli iPhone di Apple, ad esempio, ne contengono da quattro nanometri -, ma il fatto che la Cina abbia sviluppato la capacità di produrla è comunque notevole, considerati i controlli americani sulle esportazioni.

LE MOTIVAZIONI DI HUAWEI

È possibile che Huawei non abbia voluto mostrare al pubblico il Mate 60 Pro e discuterne le prestazioni per non attirare su di sé ancora più attenzione da Washington. Giorni fa il dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha detto di essere al lavoro per ottenere maggiori informazioni sul “presunto” processore a 7 nanometri alla base del chip Kirin 9000s.

Ben Sin, analista tecnologico, ha detto però a CNN che l’azienda “”a che tutti vogliono saperne di più sul chip  quindi non parlarne è quasi una sfida”.

COME VANNO LE VENDITE

Huawei sta cercando di riconquistare quote di mercato nel segmento degli smartphone dopo il distacco dal marchio Honor, puntando su dispositivi di alta più fascia. Nel secondo trimestre del 2023 le vendite dell’azienda in Cina sono aumentate del 58 per cento su base annua, stando ai dati di Counterpoint Research. Nello stesso periodo, il suo market share in Cina è passato dal 6,9 per cento all’11,3 per cento e potrebbe crescere ancora nel 2024. È possibile che il Mate 60 Pro possa andare a intaccare le vendite di Apple in Cina.

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