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cartucce stampante

Hp sbianca le regole sull’obsolescenza programmata limitando le cartucce ricondizionate?

Il paradosso che le cartucce costino più delle stampanti è noto a tutti da tempo, ma secondo una associazione a tutela dei consumatori d'Oltralpe i prezzi sarebbero arrivati ormai a 7.500 euro al litro. In più uno dei principali produttori, Hp, agirebbe via software per impedire l'uso di quelle ricondizionate che permettono di aver meno plastica e materiale tossico in circolazione

Nel periodo delle feste tutti, volenti o nolenti, si ritrovano a fare compere nei centri commerciali. Provate allora a fare un esperimento empirico nei negozi di elettronica: non dovreste faticare a notare un fenomeno curioso per il quale mentre le stampanti di norma non hanno prezzi particolarmente esosi, le loro cartucce al contrario risultino in proporzione assai più care. Accade da anni ed è spia del fatto che il vero business model dei produttori sia la fidelizzazione del cliente obbligato di fatto ad acquistare cartucce di quella marca per tutta la durata del dispositivo. E lo farà, non avendo molte altre opzioni, anche a caro prezzo.

IL GIOCHINO DEI PRODUTTORI: STAMPANTI A PREZZO RIBASSATO MA…

Ogni marca usa cartucce di foggia e dimensioni differenti e il controllo dei livelli di inchiostro via software potrebbe far sorgere più di un dubbio sull’attendibilità del responso: quando una stampante decide che una cartuccia è esaurita, va buttata. Il mercato della ricarica – o, per usare il termine esatto, delle cartucce ricondizionate – potrebbe aver mandato in crisi tale modello di business. Ecco perché c’è chi sostiene che alcune case si siano mosse via software per limitarlo il più possibile.

CHI SBIANCHETTA LE NORME CONTRO L’OBSOLESCENZA PROGRAMMATA?

Accade in Francia, dove le associazioni dei consumatori sono particolarmente battagliere. L’Halte à l’obsolescence programmée, nata come il nome lascia intendere con lo scopo di combattere la prassi aziendale dell’obsolescenza programmata, ha presentato una denuncia formale contro Hewlett-Packard, meglio nota al grande pubblico con l’acronimo Hp, presso la Direzione generale della concorrenza, dei consumatori e della prevenzione delle frodi.

L’associazione che tutela i diritti dei consumatori accusa Hp di limitare volontariamente l’uso delle cartucce ricondizionate tramite una strategia “coercitiva”, che costringe gli utenti ad acquistare solo cartucce Hp, eventualmente abbonandosi ai servizi di stampa del produttore stesso che promette di far risparmiare qualche euro stante il costo elevato delle singole cartucce.

BLOCCHI ANCHE ALLO SCANNER (CHE NON FUNZIONA CON LE CARTUCCE)

Hp secondo l’accusa della associazione bloccherebbe le cartucce che sono state utilizzate più di una volta e, se dovesse rilevare l’uso di cartucce non originali, potrebbe “in alcuni casi addirittura bloccare l’intero dispositivo”, arrivando persino a inibire all’utente “l’utilizzo dello scanner che” pure come sottolineano dalla Halte à l’obsolescence programmée, “non necessita di inchiostro per funzionare”.

COSTI SEMPRE PIU’ ELEVATI

Mentre l’uso di cartucce ricaricate consente al consumatore di risparmiare dal 30 al 70 per cento rispetto al prezzo pagato acquistando la versione nuova, l’associazione riporta anche che HP starebbe gradualmente riducendo la quantità di inchiostro nelle sue cartucce, aumentandone al contempo il prezzo, ormai arrivate a costare qualcosa come 7.500 euro al litro. Sempre Hp è accusata di aver reso obsoleti interi lotti di cartucce, con il pretesto di “aggiornarle”.

L’Europa con fatica ha imposto negli ultimi anni ai produttori di dispositivi hi-tech, per lo più esteri (americani e asiatici) caricabatterie universali per tutti i device, mentre molta strada resta da fare nel settore delle cartucce per aprire realmente il comparto alla concorrenza.

La possibilità di utilizzare prodotti ricondizionati, com’è facile intuire, oltre ad abbassare i prezzi evita che nell’ambiente vengano immessi più materiali tossici e plastiche di quanti già non ve ne siano. Anche per questo il giudicato d’Oltralpe benché a portata limitata andrà seguito con attenzione e potrebbe essere il proverbiale sassolino che crea lo smottamento di coscienze in quel di Bruxelles.

 

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