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Fusione Metroweb – Enel: la partita più importante dell’estate

Lo sviluppo della banda larga dipende tutto dalla fusione tra Metroweb ed Enel, che dovrebbe chiudersi i primi di agosto Il futuro della banda larga in Italia dipende da una fusione: quella tra Metroweb (la società che ha cablato Milano e altri grandi città d’Italia) ed Enel. Si tratta della partita più importante che si…

Lo sviluppo della banda larga dipende tutto dalla fusione tra Metroweb ed Enel, che dovrebbe chiudersi i primi di agosto

Il futuro della banda larga in Italia dipende da una fusione: quella tra Metroweb (la società che ha cablato Milano e altri grandi città d’Italia) ed Enel. Si tratta della partita più importante che si gioca questa estate e che, se tutto va come previsto, dovrebbe chiudersi i primi giorni di agosto, quando i consigli di amministrazione di Enel, Cassa depositi e prestiti, Fastweb, Swisscom ed F2i si incontreranno per siglare ufficialmente il contratto.

La divisione di Metroweb

Se la proposta di Enel, così come sembra, sarà accettata tout court, allora la società di energia elettrica avrà il 50% di Metroweb, mentre la parte restante della società finirà in mano a Cdp e F2i, in pesi e misure che saranno poi decisi al momento.

È questo un dossier importantissimo: dopo anni, infatti, se Enel dovesse lanciarsi nel mercato della banda larga, il mercato della rete fissa di telefonia conoscerà la parola concorrenza. Per farla breve, la società di energia scardinerà il (quasi) monopolio che fino ad oggi ha vantato Telecom. E l’Italia avrà una doppia rete.

La chiusura con Metroweb cambia, in maniera importante, il futuro di Enel: solo grazie alla firma del contratto, Enel potrà accedere alle aree considerate a successo di mercato. Soprattutto, spiana la strada in quei mercati in cui Enel non è presente come operatore energetico (a Roma, per esempio).

Metroweb Starace
Francesco Starace, ad Enel

Le questioni da risolvere

La fusione farà sì che, con Cdp e F2i, la società Metroweb rimarrà (per metà) pubblica. E uno dei nodi da risolvere dopo le firme di agosto, dunque, sarà la governance dell’azienda. Enel spera nella nomina di amministratore delegato, mentre agli altri due spetterà contendersi la carica di Presidente.

Ma non è tutto. Una volta seduta sulla poltrona più importante, Enel sembrerebbe avere intenzione di aprire il capitale ad atri soggetti come i fondi. Anche questo sarà un nodo da discutere al tavolo dei soci.

E Telecom?

Telecom continuerà per la sua strada e giocherà, comunque, la sua partita della banda larga. Certo un eventuale accordo con Metroweb avrebbe facilitato il suo lavoro, ma solo da un punto di vista formale. Metroweb sarebbe stato lo strumento ideale per staccare la Rete senza il rischio di perdere il valore dell’infrastruttura in rame.

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