Skip to content

fincantieri igenius

Fincantieri, Moratti, Cdp e non solo. Cosa succede nel cantiere iGenius

Ieri iGenius ha lanciato "Italia", il modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) addestrato con fonti native in italiano. Ma non è l'unica novità: la società guidata da Uljan Sharka ha annunciato una partnership con Fincantieri, ha varato un aumento di capitale (nuovo azionista è Angel di Moratti) e il gruppo Cdp valuta il dossier. Fatti, numeri e nomi

Fervono i lavori a iGenius, la società italiana fondata nel 2016 da Uljan Sharka, che ne è anche il ceo

iGenius ieri ha lanciato “Italia”, il modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) analoga alla più nota ChatGpt, addestrato con fonti native in italiano, rilasciato Open Source con licenza Mit.

La società milanese, specializzata nello sviluppo di piattaforme di Business Intelligence aziendale fondate sull’Intelligenza Artificiale Generativa, ha realizzato il primo modello di “large language model” allenato da zero su dati italiani, insieme a Cineca, addestrandolo sul supercomputer Leonardo, e ieri lo ha reso disponibile per tutti.

Ma non figura soltanto Cineca tra le collaborazioni di rilievo per iGenius. Proprio a inizio settimana la società ha annunciato la sottoscrizione di un accordo con  “finalizzato alla realizzazione di una collaborazione per lo sviluppo di sistemi di AI basati su una piattaforma interamente italiana” con Fincantieri, colosso della cantieristica navale di Trieste.

Inoltre “la startup si avvia a chiudere un “importante aumento di capitale” come ha detto il ceo Sharka, riporta MF.

Dalla sua fondazione, iGenius ha già raccolto 40 milioni di euro e nell’ultimo round c’è stato sull’investimento di Angel Capital Management Spa, holding guidata dall’imprenditore milanese Angelo Moratti, diventato nuovo socio di iGenius.

“Al momento non ci sono certezze sulle cifre né sulla cordata, in fase di costruzione, che supporterà la società. Secondo alcune indiscrezioni il dossier sarebbe sul tavolo anche di Cdp Venture Capital, con la quale iGenius sta dialogando”, ha aggiunto il quotidiano finanziario del gruppo Class editori.

Tutti i dettagli.

IL MODELLO ITALIA PARTE DA 9 MILIARDI DI PARAMETRI, SUPERA LLAMA 3 DI META

Sviluppato in 5 mesi dai membri del team iGenius, “Italia” è stato addestrato sul supercomputer Leonardo, una delle infrastrutture di calcolo più potenti al mondo, gestita dal Consorzio Interuniversitario Cineca.

È stato pensato per aiutare le aziende nell’adozione dell’Intelligenza Artificiale generativa in settori altamente regolamentati, come i servizi finanziari, l’industria e la Pubblica amministrazione.

Inoltre, “Italia” è un modello di linguaggio sviluppato in conformità con le normative europee sull’Intelligenza Artificiale, ci tengono a precisare da iGenius. Ovvero l’AI Act, la prima legge europea sull’Intelligenza Artificiale che ha ricevuto il via libera definitivo del Parlamento Europeo e dovrebbe entrare in vigore nei prossimi mesi.

“Nove miliardi di parametri sono un numero molto consistente, per fare un esempio la prima versione di Llama, LLM di Meta era basata su 8 miliardi di parametri. Stiamo lavorando per rilasciare a breve una versione di Italia da 10 miliardi e, successivamente, una versione multilingua”, ha spiegato Sharka ripreso da Repubblica.

“Ma perché avere un LLM italiano? I motivi sono diversi: intanto ha ovviamente una maggiore efficacia nella gestione della lingua, e anche dell’output, dato che non deve tradurre la richiesta in inglese, elaborarla e ritradurla in italiano come avviene con gli altri LLM, come quelli di OpenAI, Anthropic, Google, Meta ecc.”, evidenzia il quotidiano del gruppo Gedi.

LA COLLABORAZIONE CON MONRIF

Come OpenAI, sviluppatrice di ChatGpt, sta siglando da tempo accordi con le media company (da Associated Press a Financial Times, fino a News Corp, editore proprietario del Wall Street Journal, Sun e decine di altri siti di informazione) per l’addestramento di ChatGpt sugli articoli pubblicati online, anche la società italiana vanta una collaborazione simile.

iGenius ha collaborato infatti con Editoriale Nazionale, società del gruppo Monrif, per utilizzare il loro archivio storico di articoli di stampa come fonte integrativa per migliorare il modello.

ITALIA SI CONFONDE?

Quindi come funziona Italia?

In base al resoconto di Repubblica che “ha avuto la possibilità di fargli qualche domanda, come utenti consumer (che, hanno ribadito con forza i tecnici di iGenius presenti, NON è lo scopo dell’LLM) e al momento ci sembra di poter dire che potenzialità ce ne sono ma bisogna ancora “studiare”. Sicuramente il “bias” nazionale è piuttosto palese, il rilancio della propaganda italiana è evidentemente tra le cose buone. Errori ne ha fatti molti, sia di informazioni sia di logica e di calcolo matematico, ma le risposte, giuste o sbagliate che siano, sono probabilmente scritte in un italiani migliore di quanto facciano ChatGpt &Co”.

UN MODELLO 100% OPENSOURCE

Inoltre, Italia  è un LLM 100% open source.

“La decisione di sviluppare Italia come modello open source riflette pienamente la nostra missione di umanizzare i dati e democratizzare la conoscenza aziendale” ha precisato Sharka. “Una mossa antieconomica?” si interroga MF. “No, secondo Sharka: iGenius può contare sugli introiti di Crystal, il suo prodotto di analisi di dati.

LE ATTIVITÀ DI IGENIUS, “PER DEMOCRATIZZARE LA CONOSCENZA”

La società “ha già prodotto Crystal, un sistema di intelligenza artificiale applicato alla business intelligence capace di analizzare i dati dei sistemi informativi aziendali e fornire responsi in linguaggio naturale. Crystal è stato scelto anche da Intesa Sanpaolo per gestire la sua Isybank” ricordava di recente Startmag.

iGenius si definisce “l’azienda deep-tech che sviluppa tecnologie di AI per democratizzare la conoscenza”.

Nata a Milano nel 2016 iGenius opera tra Europa e Stati Uniti per mettere l’intelligenza artificiale al servizio delle persone e delle aziende, che grazie all’AI made in Italy, possono “parlare” con i propri dati. Si presenta come azienda che “coniuga le qualità dell’Italia come l’arte, il design, la moda e la manifattura avanzata con le tecnologie di intelligenza artificiale per abilitare un rinascimento digitale che mira ad elevare tutti i membri della società alla pari”.

Le sue attività riguardano la “produzione di software non connesso all’edizione la ricerca, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti software o servizi innovativi nel campo dell’informatica in ambito data intelligence e artificial intelligence, software per ricerche e profilazioni di mercato”.

I VERTICI

Il consiglio di amministrazione di iGenius è formato dal presidente Uljan Sharka e dai consiglieri Maurizio Colombo, Andrea Paolo Vallini, Carlo Germano Ravina (managing director di NovaCapital) e Claudia De Antoni.

LA PARTNERSHIP CON FINCANTIERI PER MODELLI DI AI NELLA CANTIERISTICA

Tornando alla recente intesa con Fincantieri, la collaborazione tra le due realtà prevede lo sviluppo, la sperimentazione e l’integrazione” di sistemi di Intelligenza Artificiale Generativa applicata al settore navale in ambito difesa e civile”.

Unendo l’esperienza di iGenius in materia di sviluppo e creazione di modelli di AI con il know how di Fincantieri come integratore di sistemi in tutti i settori a valore aggiunto della cantieristica, la collaborazione si svilupperà attraverso l’individuazione di applicazioni pratiche tanto nel settore civile quanto in ambito difesa, a partire dal supporto all’analisi dei dati acquisiti dal radar Omega 360 di Fincantieri, indica una nota.

A PARTIRE DAI DATI ACQUISITI DAL RADAR OMEGA 360

Presentato dal gruppo navale di Trieste all’Euronaval 2022, il radar di è uno tra i sistemi più innovativi nel segmento della scoperta, classificazione e identificazione di minacce aeree e di superficie a ridotta Radar Cross-Section (RCS), quali ad esempio nano, mini e micro droni (singoli o in sciame), missili sea-skimmer, barchini veloci e periscopi di sommergibili.

In particolare, l’Omega 360 è un radar 4D del tipo software defined operante in banda X, completamente digitale, in grado di scoprire, seguire e classificare le tracce più impegnative in tutti gli scenari di guerra simmetrica ed asimmetrica, nonché di sicurezza pubblica.

LA STRATEGIA DI FINCANTIERI CON I GENIUS

Inoltre, l’operazione con iGenius “si inserisce nell’ambito del piano di sviluppo dell’Intelligenza Artificiale che Fincantieri sta perseguendo con l’obiettivo di rafforzare il presidio di una tecnologia ad alto potenziale di sviluppo, valutando soluzioni in grado di migliorare le prestazioni, la sicurezza e l’efficienza dei propri prodotti e dei propri processi”,

“Per abilitare l’Intelligenza Artificiale nel nostro Gruppo siamo partiti selezionando i casi concreti più promettenti e i player più all’avanguardia, che garantiscano da un lato l’accesso alle migliori tecnologie e dall’altro la confidenzialità dei dati trattati, proteggendo così il nostro know how. In questo senso, l’accordo con un player italiano riconosciuto a livello internazionale come iGenius rappresenta una milestone per il Gruppo e ne ribadisce la vocazione di mettere a sistema le eccellenze del nostro Paese” ha spiegato Pierroberto Folgiero, ceo e dg di Fincantieri.

AUMENTO DI CAPITALE

Nel frattempo, iGenius punta a “investire in nuovi modelli che siano rappresentativi di altre lingue e culture. Stiamo lavorando per rilasciare a breve una versione di Italia da 10 miliardi di parametri e, successivamente, una versione multilingua” come ha spiegato ieri Uljan Sharka.

In vista di queste nuove attività, la società ha varato un nuovo aumento di capitale.

VECCHI E NUOVI SOCI DI IGENIUS

Ad oggi iGenius ha un capitale sociale da 133.529 euro. I soci che detengono il maggior numero di azioni sono: Uljan Sharka (titolare di oltre 47 mila azioni)Constance FianiMaurizio Colombo, Mauro Bertone e Carlo Cartasegna, manager del settore finanziario. Dispongono di azioni anche le società Fincarl Spa, Alfi Srl, Mgv Srl, Nova Capital Srl (con Ravina entrato nel cda della società), Eureka venture Spa (quest’ultima detiene azioni per conto del fondo mobiliare “Blacksheep Euveca Fund Principal” e “Blacksheep Euveca Fund Parallel”, Simon Fiduciaria Spa, Hnf Spa, Mafam Srl.

Nel luglio 2022 ha chiuso un round di capitalizzazioni da 10 milioni di euro guidato da Nova Capital, la holding di investimento di venture capital di Paolo Merloni, executive chairman di Ariston, che ha portato a 30 milioni la quota di capitali raccolti dalla sua fondazione.

iGenius ha chiuso il bilancio 2022 – il più recente tra quelli disponibili in camera di commercio – con un fatturato pari a 4,1 milioni di euro e con una perdita di 4,2 milioni di euro (rispetto al rosso di 1,5 milioni dell’anno precedente).

L’INGRESSO DI ANGELO MORATTI

A fine dello scorso anno i soci hanno deciso di aumentare il capitale sociale per altri 10 milioni, rinunciando al diritto di opzione a loro spettante per legge per sottoscriverlo e, di conseguenza, riservando a terzi la possibilità di sottoscriverlo.

Infatti con l’ultimo aumento di capitale concluso lo scorso marzo, è entrata nella compagine azionaria la Angel Capital Management Spa, holding guidata dall’imprenditore milanese Angelo Moratti, diventato azionista con il 2,1% circa di iGenius.

IPOTESI CDP VENTURE?

Quindi, secondo MF che ha raccolto alcune indiscrezioni, il dossier sarebbe sul tavolo anche di Cdp Venture Capital.

Ad inizio aprile la società controllata dalla Cassa depositi e prestiti (70%) e partecipata da Invitalia (30%) ha presentato il Piano Industriale 2024-2028 di cui un punto cardine è il fondo dedicato proprio all’intelligenza artificiale.

Come spiegava la stessa Cdp Venture nella memoria depositata in Commissione Attività produttive alla Camera, “una parte del fondo diretto sarà focalizzato sulla creazione e lo sviluppo di un Champion italiano attraverso le due diverse modalità: supporto alla nascita di una nuova startup a partire dalla ricerca; individuazione di una startup esistenti in cui investire per supportarla nella crescita e Portafoglio target: circa 2-3 startup Incrementare gli investimenti VC a livello nazionale”.

E Cdp Venture aveva già individuato tre startup in ambito AI: Axelera AI, startup con founder italiano e sedi in tutta Europa tra cui Milano che realizza semiconduttori avanzati per la creazione di piattaforme hardware e software per l’Edge Computing; Altilia, startup italiana che sviluppa soluzioni AI per automatizzare i processi aziendali e iGenius appunto.

D’altronde la controllata di Cdp ha già investito nelle prime due (rispettivamente 7,5 milioni di euro in Axelera AI e 3 milioni di euro in Altilia). Quindi – secondo gli addetti ai lavori – è logico supporre che il prossimo investimento riguarderà proprio iGenius che si sta preparando per una nuova ricapitalizzazione.

Torna su