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Leonardo

F-35, tutte le novità svizzere per Cameri (Leonardo)

La Svizzera farà produrre almeno 24 dei complessivi 36 caccia F-35A a Cameri, presso lo stabilimento del gruppo Leonardo Velivoli. Tutti i dettagli

 

Raddoppia il lavoro per la Faco (Final Assembly and Check-Out) di Cameri di Leonardo.

Il 24 marzo l’Ufficio federale dell’armamento, Armasuisse, ha annunciato che almeno 24 dei 36 caccia stealth F-35A della Svizzera saranno prodotti a Cameri.

A Cameri si trova infatti una delle due linee di produzione dell’F-35 fuori dagli Stati Uniti e l’unica in Europa.

Buona notizia per Leonardo. Il gruppo gestisce infatti la Faco di Cameri e costruisce le ali per l’F-35.

Ma il lavoro non si esaurisce qui. Anche la Germania ha deciso di acquistare F-35 per sostituire entro il 2030 i cacciabombardieri Tornado ed “è probabile che possa rivolgersi all’impianto italiano, ipotesi che viene valutata pure da Belgio, Finlandia e Polonia” segnala Repubblica. E a Cameri potrebbero essere assemblati, “in un futuro non così lontano, dei Lightining II che potrebbero essere acquisiti dalla Grecia” rilancia Rid.

Proprio lo scorso febbraio la Finlandia ha firmato infatti un accordo da 9,4 miliardi di dollari per l’acquisto di caccia statunitensi F-35.

Inoltre, secondo il Fatto quotidiano, “l’aumento della produzione e il potenziamento di Cameri sono previsti da un negoziato politico riservato tra il governo Draghi e quello americano, condotto dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ed è coinvolta anche la Lockheed”.

Tuttavia, Berna non ha rinunciato alla speranza di assemblare l’aereo presso gli stabilimenti elvetici di Ruag.

Tutti i dettagli.

LA SVIZZERA HA ORDINATO 36 F-35 A

L’anno scorso la Svizzera ha deciso che i nuovi aerei da combattimento saranno gli F-35 A Lightning di produzione Lockheed Martin.

Nel corso del programma, Berna prevede di spendere fino a 6 miliardi di franchi svizzeri (6,5 miliardi di dollari Usa) per acquistare 36 modelli di decollo e atterraggio convenzionali F-35A per sostituire la sua vecchia flotta Hornet. Lo aveva annunciato il governo svizzero lo scorso giugno.

L’ACCORDO CON GLI USA

Come riporta nel comunicato, armasuisse ha raggiunto un accordo con il governo statunitense e stabilito che fino a 28 dei 36 aerei complessivi saranno prodotti in Italia da Leonardo. Questo significa che almeno 24 aerei saranno costruiti in Italia.

E BERNA?

Tuttavia è in corso una verifica con il costruttore degli F-35A, Lockheed Martin, per capire se i lavori di assemblaggio finale saranno eseguiti a Ruag, in Svizzera, nell’ambito di un progetto di compensazione. In caso contrario, anche questi saranno prodotti a Cameri.

Lockheed Martin costruirà i primi 8 velivoli nel suo stabilimento di produzione a Fort Worth, Texas, USA, in modo che possano essere utilizzati per addestrare i piloti svizzeri che saranno inviati negli Stati Uniti. Gli accordi contrattuali con il governo statunitense, e di conseguenza il prezzo e il calendario delle consegne restano invariati.

I NEGOZIATI TRA ROMA E WASHINGTON

Tornando agli F-35 per l’Europa a Cameri, “Il piano di Guerini prevede un annuncio in Parlamento quando l’accordo con gli Usa sarà raggiunto”. “La conclusione del negoziato tra Guerini e il Pentagono sarebbe imminente, secondo fonti del settore difesa” scrive il Fatto.

“Inoltre si discute di creare a Cameri un centro di manutenzione unico per tutti gli F-35 presenti in Europa, compresi quelli che verranno inviati nei prossimi anni dagli Stati Uniti per rafforzare le difese Nato. Secondo fonti della difesa Washington ha in programma di dislocare 500 F-35 nei prossimi anni, in gran parte in Germania e Italia” conclude il quotidiano.

IL RUOLO DELLA FACO DI CAMERI

La struttura gestita da Leonardo a Cameri è l’unico sito di assemblaggio e checkout finale per gli F-35 in Europa.

“La struttura è responsabile dell’assemblaggio degli F-35A/B dell’Aeronautica Militare Italiana e della Marina Militare Italiana, nonché dei velivoli olandesi” segnala Rid.

L’Italia è partner di livello 2 del programma F-35 Joint Strike Fighter con l’impegno di acquistare 90 F-35 (ridotti nel 2012 dagli iniziali 131).

Come sottolineava AresDifesa, “lo stabilimento di Cameri è in grado di eseguire lavorazioni a livello industriale tecnologicamente avanzate, rappresentando il principale polo ingegneristico-manutentivo e logistico dell’Aeronautica Militare per velivoli di elevate prestazioni (fast jet)”.

Secondo La Stampa “a Cameri si è creata una filiera industriale per la realizzazione del programma F-35, che nel 2019 ha prodotto 63 milioni di euro di export per le aziende italiane, in crescita rispetto ai 20 del 2018”. Il sito impiega circa 110 persone.

“Un ulteriore ampliamento della Faco ha già ottenuto il via libera” riportava sempre il quotidiano torinese lo scorso dicembre.  «I lavori sono stati avviati – sottolinea il comandante Mastroberti dell’aeroporto di Cameri – per allestire le prime 12 baie di intervento degli F35. A regime saranno 16. Significa che il sito di Cameri si candida a essere l’unico polo manutentivo europeo”.

Come conclude Repubblica, “L’ambizione è quella di diventare l’unico polo per la grande manutenzione dei velivoli in servizio in Europa”.

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