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F-35 Finlandia

F-35, perché Leonardo brinda in Finlandia con Lockheed Martin

Il governo di Helsinki ha firmato accordo da 9,4 miliardi di dollari per acquisto di caccia F-35, realizzati dall'americana Lockheed Martin. Leonardo cura la produzione delle ali dell'F-35A.

 

La Finlandia ha firmato un accordo da 9,4 miliardi di dollari per l’acquisto di caccia statunitensi F-35.

Lo scorso dicembre il governo di Helsinki aveva annunciato che avrebbe sostituito i suoi vecchi jet da combattimento F/A-18 con 64 aerei F-35 e sistemi d’arma.

La Finlandia è il 14mo Paese ad optare per l’F-35. L’ultimo era stato la Svizzera. Quest’estate la Difesa elvetica ha comunicato di aver selezionato l’F-35A Lightning II di Lockheed Martin come caccia di nuova generazione.

E anche la Germania sarebbe sempre più vicina all’acquisto del jet da combattimento stealth statunitense.

Si tratta di una buona notizia per Lockheed Martin, prime contractor del programma. Ma anche per l’italiana Leonardo che realizza le ali dell’F-35 A. “Per Bestinver Securities la notizia è positiva per Leonardo in quanto dà maggior visibilità ai programmi militari della divisione velivoli” segnala MF.

LA SIGLA DEL CONTRATTO

Helsinki acquisirà 64 aerei dal produttore Lockheed Martin, con l’intenzione di schierarli a partire dal 2027.

“Il ministro della Difesa Antti Kaikkonen ha firmato un accordo di cooperazione industriale a Helsinki. L’accordo è stato firmato con il produttore di aerei da combattimento Lockheed Martin e il produttore di motori Pratt & Whitney, parte del gruppo Raytheon Technologies”, ha affermato il ministero in una nota.

COSA PREVEDE

I contratti di fornitura prevedono la consegna di 64 caccia multiruolo nella configurazione F-35A Block 4 nel 2025-30, motori per macchine e attrezzature per la manutenzione, impianti, pezzi di ricambio, attrezzature sostitutive, attrezzature per l’addestramento e servizi necessari all’operazione e manutenzione. Gli accordi includono anche la formazione del personale di volo e di aviazione delle forze di difesa, ha aggiunto il ministero.

LO SCENARIO GEOPOLITICO

Il governo di Helsinki ha annunciato il programma di acquisizione senza riferimenti alla crisi fra Occidente e Russia in merito all’Ucraina. Come sottolinea Reuters, la Finlandia al momento non ha in programma di aderire alla Nato, secondo quanto dichiarato dal ministro degli esteri a gennaio. Tuttavia, la Finlandia sta acquistando equipaggiamento militare compatibile con la Nato, che consentirà una maggiore cooperazione.

NOTIZIA POSITIVA ANCHE PER LEONARDO

“Per Bestinver Securities la notizia è positiva per Leonardo in quanto dà maggior visibilità ai programmi militari della divisione velivoli. L’F-35 è il caccia modello di punta di Lockheed Martin e rappresenta circa il 30% delle vendite dell’azienda. Leonardo è responsabile della produzione delle ali dell’F-35A e dell’assemblaggio finale del velivolo ordinato da Italia e Paesi Bassi” riporta MF.

Inoltre, il broker ha ricordato che nei primi nove mesi del 2021 il gruppo guidato da Alessandro Profumo ha confermato la buona performance della divisione aeromobili (ordini: +112,8% rispetto al 2020, ricavi: +24,5%, ebita +18,1% con un Ros all’11,4%). Nello stesso periodo, per quanto riguarda la produzione, Leonardo ha consegnato 32 ali a Lockheed Martin contro le 27 dei primi nove mesi del 2020. Bestinver ha, quindi, confermato il rating buy e il target price tra 7 e 8 euro sul titolo Leonardo.

SULLA SCIA DEI RUMORS SUL POSSIBILE ORDINE TEDESCO

Infine, anche Berlino sarebbe propenso ad acquistare gli F-35.

A gennaio rapporti stampa hanno riportato che la Germania sta ancora una volta considerando l’F-35 come un potenziale sostituto della sua vecchia flotta Tornado. E la scorsa settimana più fonti hanno riferito a Reuters che, dopo essere stata scartata nel 2019, l’opzione F-35 sarebbe stata “di nuovo sul tavolo”.

A oggi non è chiaro quanti jet F-35 la Germania potrebbe acquistare, in ogni caso, se la notizia fosse confermata, sarebbe altrettanto positiva per Leonardo. “Riteniamo confermato lo slancio della divisione”, ha concluso Bestinver, rammentando che il business militare e governativo rappresenta circa l’82% dei ricavi di Leonardo.

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