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Snowden

Edward Snowden ha creato custodia anti-intercettazioni

Introspection Engine è la custodia pensata da Edward Snowden contro intercettazioni e spionaggio Intercettazioni e spionaggio sono argomenti ben conosciuti ad Edward Snowden, ex dipendente NSA che nel 2013 ha rivelato al mondo i programmi dell’agenzia di sicurezza NSA a tanto altro (Datagate). Anche l’ultima idea di Snowden ha a che fare con questi temi:…

Introspection Engine è la custodia pensata da Edward Snowden contro intercettazioni e spionaggio

Intercettazioni e spionaggio sono argomenti ben conosciuti ad Edward Snowden, ex dipendente NSA che nel 2013 ha rivelato al mondo i programmi dell’agenzia di sicurezza NSA a tanto altro (Datagate). Anche l’ultima idea di Snowden ha a che fare con questi temi: insieme all’hacker Andrew “Bunnie” Huang, ha presentato una cover per smartphone (per ora pensata per l’iPhone) che tramite un’interfaccia avvisa l’utente se spiato o intercettato.

Introspection Engine, così si chiama il gadget, è stato presentato al MIT Media Lab: la custodia segnala eventuali intrusi all’interno del telefono, anche quando il telefono non riesce ad accorgersene in autonomia, perché violato o compromesso. Una tecnologia di questo tipo potrebbe rivelarsi utile, per esempio, per un report in zone di guerra. L’introspection engine sarà open source ed ora è nello stato di prototipo.

Freedom Act
Edward Snowden

Come funziona la cover ideata da Snowden?

Tutti gli smartphone si collegano ad una grande varietà di trasmettitori e ricevitori radio. Fare una chiamata, mandare un Sms, collegarsi ad una rete Wi-Fi o utilizzare il Bluetooth può fornire, per esempio, la propria posizione fisica (ora molto utile a scopo pubblicitario).

La custodia, simile a quelle che sono dotate di un battery pack per aumentare l’autonomia del telefono, sfruttando l’uso di alcuni filamenti che si inseriscono dentro allo smartphone e attraversano il vano per la scheda SIM, tiene sotto controllo l’attività del modem 4G, del ricevitore GPS, del modulo Bluetooth e dell’antenna Wi-Fi.

Il gadget, dunque, verifica in ogni momento che niente stia ricevendo istruzioni o trasmettendo all’esterno informazioni all’insaputa dell’utente. “Se il reporter si aspetta di avere le connessioni radio spente, [il dispositivo] lo allerta se si accendono”, si legge nel post sul blog di Snowden. Anche se il telefono è in modalità aereo e le sue componenti radio vengono rilevate come ancora in funzione, il dispositivo invia un segnale acustico (ma l’utente può anche configurare il software della cover in modo che, in caso di tracciamento, venga forzato lo spegnimento completo dello smartphone).

La verifica del dispositivo avviene sul piano esclusivamente hardware: i segnali monitorati sono elettrici. Il gadget, dunque, non può essere aggirato.

 

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