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Space Force Satelliti

Così la Space Force Usa prenderà di mira i satelliti nemici

Ormai i compiti di difesa si estendono anche nello spazio. La Space Force degli Stati Uniti ha attivato la sua prima e unica unità dedicata a individuare i satelliti di altre nazioni e le stazioni terrestri che li supportano. Tutti i dettagli

Lo spazio come nuova frontiera militare?

La Space Force, sesta forza armata degli Stati Uniti, ha lanciato un’unità dedicata a respingere le minacce provenienti da altri paesi nello spazio. Come riporta Space.com, durante una cerimonia tenutasi l’11 agosto presso la base spaziale Peterson in Colorado, la Space Force ha attivato il suo Squadrone di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISRS).

“Le forze spaziali sono capacità spaziali per facilitare il combattimento bellico congiunto”, ha dichiarato nell’occasione il tenente colonnello Travis Anderson, che guida lo squadrone. “Le forze antispaziali, chiamate anche forze di attacco spaziale, sono capacità spaziali progettate per negare agli Stati Uniti la possibilità di utilizzare i nostri sistemi satellitari durante i conflitti”.

Sempre Anderson ha precisato che l’idea di un’unità dedicata al targeting spaziale è in lavorazione da anni. “Oggi è un momento monumentale nella storia del nostro servizio”, ha dichiarato il capo del neo squadrone.

Tutti i dettagli.

COSA FARÀ L’UNITÀ ISRS DELLA SPACE FORCE USA CONTRO I SATELLITI NEMICI

La neo unità unità fa parte di Space Delta 7, un elemento della US Space Force incaricato di fornire informazioni sulle capacità spaziali avversarie. Lo squadrone prenderà di mira i satelliti e le stazioni terrestri che fanno parte delle forze spaziali avversarie.

Inoltre, il 75° ISRS analizzerà anche le capacità spaziali avversarie, comprese le “minacce delle forze antispaziali”. Quest’ultime si riferiscono a sistemi avversari volti a impedire agli Stati Uniti di utilizzare i propri satelliti durante un conflitto. Questi sistemi vanno dai laser terrestri che possono accecare i sensori ottici sui satelliti ai dispositivi che possono disturbare i segnali o condurre attacchi informatici per hackerare i sistemi satellitari avversari.

IL LOGO NON PROPRIO RASSICURANTE

In occasione della presentazione della nuova unità, la Space Force ne ha anche rivelato il logo.

Al centro è raffigurato il triste mietitore per rappresentare “la scomparsa di qualsiasi avversario che lo squadrone prenderebbe di mira”. Il luccichio della Stella Polare in uno degli occhi d’altra parte, “simboleggia la luce guida della sicurezza e allude a una presenza e vigilanza costante nello spazio ora e in futuro”.

 

I COMMENTI

Dunque, l’attivazione della prima unità dedicata a prendere di mira i satelliti di altre nazioni va verso la militarizzazione dell’orbita terrestre, osserva Gizmodo.

È chiaro che ormai da tempo gli Usa sono preoccupati per le capacità della Cina nello spazio, inclusa la stazione spaziale di Pechino nell’orbita terrestre.

Poiché gli eserciti di tutto il mondo fanno sempre più affidamento su risorse spaziali come satelliti di navigazione e comunicazione, sistemi di localizzazione missilistica di allarme rapido e sensori di puntamento, sostiene Space.com, gli eserciti della Space Force e di altre nazioni aumenteranno senza dubbio le loro capacità di monitorare sia le capacità difensive che quelle offensive dell’avversario in Orbita terrestre.

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