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Difesa

Ecco come il Regno Unito coccola Tempest

Secondo Bae Systems, capofila del Team Tempest, il Regno Unito si appresta a firmare contratti del programma di sistema aereo del futuro entro la fine del 2021. Nel frattempo, proseguono i colloqui con il Giappone

Il Regno Unito pronta ad assegnare i contratti per il programma Tempest ai partner Italia e Svezia entro la fine dell’anno.

Lo ha dichiarato Bae Systems, capofila del consorzio che include Leonardo, Mbda e Rolls Royce a lavoro sul programma d’iniziativa britannica per il caccia di sesta generazione, in un’intervista a Reuters.

Al momento il Regno Unito ha impegnato 2 miliardi di sterline per il programma lanciato nel 2018, che punta a iniziare la produzione entro il 2025, con consegna del sistema aereo da combattimento entro il 2035. Il caccia stealth di sesta generazione dovrebbe sostituire l’Eurofighter Typhoon dal 2040.

Inoltre, il colosso della difesa britannico ha aggiunto che sono in corso trattative con il Giappone per aderire al progetto.

Ricordiamo infatti che al salone Dsei di Londra sul mock up del Tempest accanto alle bandiere svedese, italiana e britannica era apparsa anche quella del Giappone.

Tutti i dettagli.

I CONTRATTI SUL TEMPEST ENTRO LA FINE DEL 2021

Il direttore di Future Combat Air Systems di Bae, Michael Christie, ha dichiarato a Reuters di aspettarsi che i contratti con i due partner sul concetto e sulla fase di valutazione saranno firmati entro la fine del 2021.

Il 22 luglio 2020 le industrie di Italia, Regno Unito e Svezia hanno dato il via ad una collaborazione trilaterale nell’ambito del progetto.

E lo scorso 29 luglio il ministero della Difesa Uk ha annunciato un nuovo finanziamento da 250 milioni di sterline, parte dell’investimento iniziale di oltre 2 miliardi, che sarà distribuito nei prossimi quattro anni.

Con questo contratto, la Difesa britannica ha dato ufficialmente il via alla fase di concept and assesment del programma per il sistema di combattimento aereo di sesta generazione Tempest. Il passo successivo è appunto la firma dei contratti con i due partner italiano e svedese.

LE INDUSTRIE COINVOLTE

Le tre industrie nazionali comprendono le principali società di difesa del Regno Unito (Bae Systems, Leonardo Uk, Rolls Royce e Mbda Uk), Italia (Leonardo Italia, Elettronica, Avio Aero e Mbda Italia) e Svezia (Saab e Gkn Aerospace Sweden).

A PROPOSITO DEL GIAPPONE…

Che i partner del Regno Unito sul progetto Tempest diventino da due a tre?

A luglio i governi del Giappone e del Regno Unito stavano discutendo un potenziale programma congiunto per sviluppare tecnologie di motori aeronautici che alimenteranno l’aereo da combattimento FX di prossima generazione di Tokyo, come riporta Janes. Un portavoce del Ministero della Difesa britannico aveva dichiarato a Janes che il progetto con il Giappone è collegato al Future Combat Air System del governo britannico, di cui il futuro caccia Tempest è la componente cruciale.

“C’è molta comunanza tra il Regno Unito e il Giappone in termini di ciò che stanno cercando di ottenere in questa sfera… è un’area in corso e che stiamo attivamente perseguendo”, ha sottolineato Christie a Reuters.

“I colloqui con il Giappone hanno spaziato dall’adesione del paese al programma come partner alla collaborazione sulla tecnologia”, ha precisato il manager di Bae Systems.

RIGUARDO AL FCAS INVECE…

Infine, Reuters ha sollecitato il direttore di Future Combat Air Systems di Bae sulla concorrenza tra il Tempest e il Fcas.

Mentre Regno Unito, Italia e Svezia sono partner nel programma Tempest, Francia, Germania e Spagna stanno lavorando al sistema di combattimento aereo del futuro rivale per sostituire i Rafale francesi e gli Eurofighter tedeschi e spagnoli.

Gli analisti si sono chiesti se i budget militari europei siano sufficienti per i due progetti concorrenti, ricorda Reuters. E tra gli addetti ai lavori ci si domanda anche se una convergenza tra Fcas e Tempest sia possibile nel futuro. (Qui l’approfondimento di Start a cura dell’analista Giansiracusa sulle convergenze parallele tra Tempest e Fcas).

“Più a lungo i due programmi vengono eseguiti separatamente, più difficile sarà riunirsi” sostiene Michael Christie di Bae.

Infine, ha ricordato che “Ci stiamo sfidando in modo efficace per consegnare il sistema Tempest in metà del tempo in cui abbiamo consegnato Typhoon”.

L’obiettivo è che il programma di sviluppo inizi nel 2025. Il consorzio punta a raggiungere la capacità operativa iniziale entro il 2035.

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