skip to Main Content

Poste

Ecco come il governo non tirerà pacchi a Poste Italiane (e strattona Amazon)

Alcuni pacchi potrebbero avere i francobolli e Poste Italiane potrà fornire servizi per fare carte di identità e passaporti. Le parole del ministro Boccia (Pd) e il nuovo contratto di programma 

 

Poste vs Amazon: 1-0, su rigore. Arbitro: il governo. Possiamo paragonarla ad una partita di calcio la battaglia tra Poste Italiane e i giganti del web (e non solo) che cercano di entrare con i propri servizi nel business della consegna dei pacchi (dove comunque Poste incrementa i ricavi lavorando per conto anche e soprattutto di Amazon).

Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia (Pd), in occasione dell’incontro “Sindaci d’Italia” organizzato ieri da Poste Italiane, ha proposto la spedizione di un segmento di pacchi con francobollo per non consegnare il settore solo alle multinazionali. E per difendere, dunque, conti e servizi del gruppo guidato da Matteo Del Fante, che prossimamente metterà a disposizione i suoi sportelli anche per fare carte di identità e passaporti. Andiamo per gradi.

FRANCOBOLLI SUI PACCHI

Partiamo da quella che dovrebbe rappresentare, se approvata, la novità più rilevante. I pacchi in spedizione in Italia potrebbero presto avere i francobollo, secondo l’idea proposta dal ministro per gli Affari regionali, il dem Boccia: “Dobbiamo consentire di far arrivare i pacchi in 24 ore e 48 ore, magari con un francobollo”, ha detto Boccia dinanzi a 4.000 sindaci italiani, riferendosi soprattutto ai “pacchi che mandano le piccole imprese ed i commercianti, quelli che non devono essere costretti a consegnarsi ad una multinazionale, abbiamo noi il dovere di garantire le piccole imprese, gli italiani, tutti coloro che credono che la società digitale ed il capitalismo digitale siano una opportunità. Io penso che Poste abbia questa missione nel sangue”.

UN MECCANISMO CHE NON FACCIA PREOCCUPARE I GIGANTI DEL WEB

Secondo l’idea di Boccia dovrebbe nascere un “meccanismo che non alteri la concorrenza e che non faccia preoccupare i giganti del web. Avanti Poste dentro la rete dei piccoli comuni italiani, perché è come entrare nelle vene di ogni comunità”, ha detto l’economista e ministro del Pd.

Il TWEET DI BOCCIA

La proposta di Boccia è stata anche rilanciata su Twitter: “Dal 2020 entra in vigore la norma che inserisce nel servizio universale di #Poste gli invii fino a 5kg. Nell’era del e-commerce, far arrivare i pacchi, magari con un francobollo, è vitale per non consegnarsi alle condizioni delle multinazionali del web”.

POSTE FARA’ CARTE DI IDENTITÀ E PASSAPORTI

E per entrare nelle vene dei piccoli comuni, con meno di 5.000 abitanti, Poste Italiane ha un piano. Nel nuovo contratto di programma 2020-2024, pre-notificato alla Commissione europea e al voto delle Commissioni parlamentari, l’azienda si impegna a fornire ai cittadini tutte le pratiche amministrative necessarie per carte d’identità e passaporti.

Nel contratto di programma, secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, si legge che Poste Italiane “si impegna alla gestione fisico-digitale delle istanze amministrative presentate dai cittadini, assicurandone l’accettazione in formato cartaceo presso di uffici postali ovvero al domicilio degli stessi tramite la rete dei portalettere, ai fini della successiva trasmissione in modalità digitale” e si impegna per i prossimi anni anche a consegnare “documenti rilasciati dalla pubblica amministrazione per finalità amministrative o di pubblica sicurezza, come carte d’identità, patenti, passaporti o certificati elettorali”.

FUORI DAL SERVIZIO POSTALE UNIVERSALE

Tutto quello che Poste incasserà dai nuovi servizi offerti resterà fuori, specifica MF-Milano Finanza, dai 262,4 milioni che il gruppo riceve ogni anno per la fornitura del servizio postale universale. Poste firmerà apposite convenzioni con le pubbliche amministrazioni interessate.

POS GRATUITI E NUOVI LOCKER

E c’è di più. Nel programma per i piccoli Comuni, oltre alla promessa di non chiudere gli uffici, ci sono programmi di educazione finanziaria e digitale; Pos gratuiti ai Comuni per i servizi di pagamento digitale; l’uso di mezzi “green” per il recapito della posta; l’installazione di locker nei Comuni privi di ufficio postale, per semplificare le operazioni di consegna dei pacchi e il pagamento dei bollettini; l’installazione di cassette postali smart a tecnologia digitale; nuovi eventi filatelici per valorizzare le tradizioni del territorio.

Back To Top