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Ecco come il Giappone si prepara a conquistare la Luna

Il Giappone proverà a diventare il quinto paese a mandare un veicolo spaziale sulla Luna: il lander Slim, soprannominato Moon sniper, tenterà un atterraggio di precisione venerdì 19 gennaio

Conto alla rovescia per il tentativo di allunaggio del lander giapponese Slim (Smart Lander for Investigating Moon).

Soprannominata Moon Sniper, il “cecchino lunare”, la sonda della Japan Aerospace Exploration Agency (Jaxa) inizierà la discesa verso la Luna nella sua missione di sola andata a partire dalla mezzanotte di sabato 20 gennaio in Giappone, le 16 di venerdì 19 gennaio in Italia. Se tutto andrà come previsto, il touchdown dovrebbe avvenire circa 20 minuti più tardi.

Il lancio di Slim è avvenuto nella notte fra il 6 e il 7 settembre dal Tanegashima Space Center, nella prefettura sudoccidentale di Kagoshima, con un razzo H2A. Con il modulo lunare Slim, il Giappone ha lanciato anche il telescopio spaziale per l’astronomia a raggi X Xrism (X-Ray Imaging and Spectroscopy Mission), realizzato dall’agenzia spaziale giapponese Jaxa con la Nasa e l’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Xrism ha già iniziato a effettuare le sue prime osservazioni del cosmo a raggi X.

In caso di successo di Slim, il Giappone diventerà il quinto Paese a far atterrare un veicolo sulla Luna, dopo l’ex Unione Sovietica, gli Stati Uniti, la Cina e l’India. Il 23 agosto l’India è entrato nel club dei paesi che sono riusciti ad effettuare uno sbarco controllato sul nostro satellite: la missione Chandrayaan-3 è atterrata vicino al poco esplorato polo sud lunare, una prima mondiale per un programma spaziale.

Tutti i dettagli.

TENTATIVO DI ALLUNAGGIO PER SLIM

Domani il lander Slim della Jaxa tenterà un atterraggio morbido sul suolo lunare.

“Nessun’altra nazione è riuscita a raggiungere questo obiettivo. Dimostrare che il Giappone possiede questa tecnologia ci porterebbe un enorme vantaggio nelle prossime missioni internazionali come Artemis”, ha affermato Shinichiro Sakai, project manager Silm di Jaxa.

L’agenzia spaziale giapponese sostiene che ci vorrà fino a un mese per verificare se Silm ha raggiunto gli obiettivi di alta precisione dopo il touchdown.

Inoltre, a bordo di Silm c’è la coppia di mini sonde “Lunar Excursion Vehicle 2” (LEV-2), grande quanto un palmo di mano, sviluppato congiuntamente con il produttore di giocattoli Takara Tomy, insieme a Sony Group Corporation e alla Doshisha University.  Come spiega l’Inaf, queste “si separeranno dal lander principale poco prima dell’atterraggio per fotografare le condizioni del sito e compiere una dimostrazione ingegneristica di esplorazione autonoma sulla superficie”.

GLI OBIETTIVI DEL GIAPPONE SULLA LUNA

In caso di successo, Jaxa è convinta che la sua tecnologia ad alta precisione diventerà un potente strumento nella futura esplorazione dei poli lunari collinari, visti come una potenziale fonte di ossigeno, carburante e acqua. Il paese prevede anche un’esplorazione polare lunare senza equipaggio congiunta con l’India nel 2025.

Inoltre, i dati raccolti dal Giappone sulla Luna saranno utilizzati come parte del programma Artemis guidato dalla Nasa che mira a inviare una nuova missione con equipaggio sulla Luna entro il 2026.

QUANTO È DIFFICILE L’ATTERRAGGIO SU SUOLO LUNARE

Come ricorda Reuters, l’agenzia spaziale nipponica è riuscita ad atterrare due volte su piccoli asteroidi, ma uno sbarco sulla Luna è molto più difficile a causa della sua gravità, come si è visto in una serie di recenti fallimenti.

L’estate scorsa la startup giapponese ispace ha perso il suo lander lunare: quello che doveva essere il primo atterraggio di un veicolo spaziale commerciale sulla Luna non è avvenuto. Tentativo fallito anche per Mosca con l’incidente di Luna-25 il 20 agosto. La prima sonda lanciata dalla Russia sulla Luna dal 1976 in corsa per raggiungere la stessa area del nostro satellite prima del concorrente indiano Chandrayaan-3, si è schiantata sul suolo lunare.

Infine, la scorsa settimana Peregrine, lander della startup americana Astrobotic, ha subito una perdita di carburante, costringendolo ad abbandonare un tentativo di allunaggio.

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