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Leonardo

Drs, cosa cambierà per Leonardo dopo la cessione di Ges

Drs, controllata americana di Leonardo, venderà le attività di comunicazioni satellitari Ges a Ses per 450 milioni di dollari. Che ne sarà del progetto Ipo? Fatti, numeri e commenti

Che ne sarà dell’Ipo di Leonardo Drs dopo la vendita di Ges?

Il 22 marzo la controllata statunitense Leonardo Drs ha firmato un accordo vincolante per la vendita del business Global Enterprise Solutions (Ges) a Ses per un importo pari a 450 milioni di dollari.

“È il più grande fornitore di comunicazioni satellitari commerciali per il governo degli Stati Uniti e offre comunicazioni satellitari mission-critical e soluzioni di sicurezza di livello mondiale a clienti in ogni parte del mondo” sottolinea il gruppo guidato da Alessandro Profumo in una nota.

“Leonardo Drs ha spostato l’attenzione sul portafoglio e venderlo ora ha più senso dal punto di vista commerciale”, ha dichiarato Bill Lynn, ceo di Leonardo Drs.

Con questa mossa sfuma il progetto di Ipo di Drs, annunciato da Leonardo lo scorso anno? Il progetto di Ipo — sospeso a marzo 2021 — prevedeva il collocamento del 22-25% di Drs per un incasso totale tra 730 e 800 milioni di dollari per la controllante. Leonardo avrebbe mantenuto tra il 75% e il 78% del gruppo americano del settore difesa.

Gli analisti si interrogano e propendono per lo scenario che l’Ipo sia sfumata.

“La vendita ha l’aria di un’alternativa, almeno a livello finanziario, al piano di quotazione dell’intera Drs, sfumato 10 mesi perché Leonardo trovò non soddisfacenti le condizioni di mercato in cui far debuttare la matricola” commenta Repubblica.

Tutti i dettagli.

LA VENDITA DI GES A SES

“La cessione del business Ges è un ulteriore passo in avanti nell’esecuzione del piano industriale: stiamo ottimizzando il nostro portafoglio e continuando a concentrarci sul core business”, commenta l’ad di Leonardo, Alessandro Profumo.

“L’operazione annunciata oggi conferma anche l’impegno a raggiungere i nostri obiettivi, in linea con la guidance 2022” aggiunge Profumo.

“Con la cessione di attività americane, per un valore di 450 milioni di dollari al lordo delle tasse, pari a 410 milioni mdi euro al cambio corrente, Leonardo ha avvicinato l’obiettivo di incassare quest’anno circa 300 milioni di euro da dismissioni, annunciato l’11 marzo” segnala il Sole 24 Ore.

“Diversi uffici studi attivi sul titolo, come Intesa Sanpaolo, Akros e Bestinver, hanno notato che il corrispettivo è più alto delle indiscrezioni circolate a gennaio, con cifre tra 300 e 400 milioni di dollari” sottolinea Repubblica.

LA STRATEGIA DI LEONARDO PER DRS

Secondo il quotidiano confindustriale “Leonardo fa cassa attraverso la controllata americana di elettronica della difesa, con un’operazione completamente diversa da quella programmata un anno fa. Allora era prevista la vendita in Ipo del 22-25% di Drs e la conseguente quotazione a Wall Street. L ’Ipo fu congelata sul filo di lana, il 24 marzo 2021, per ragioni di mercato, disse la casa madre”.

Dopo l’estate, il gruppo guidato da Alessandro Profumo sembrò riprovarci.

Secondo quanto riportato da Reuters a inizio ottobre 2021, il gruppo aerospaziale puntava a portare Drs a Wall Street entro l’autunno, se le condizioni di mercato lo consentiranno, collocando circa il 20%. Anche in quell’occasione la società di Piazza Monte Grappa non si era sbilanciata.

Ora “la cessione di Ges rappresenta un’alternativa all’Ipo di Drs, ma non esclude altre operazioni di cessione”, evidenzia Repubblica. Si ricorda infatti il dossier (al momento in stand-by) della vendita della Business Unit Sistemi di Difesa (ex Oto Melara e Wass).

Di diverso parere Banca Akros. “Per il broker l’operazione è positiva per Leonardo e sembra evitare il ricorso ad aumenti di capitale da parte del gruppo mentre restano sul piatto le altre operazioni (l’ipo di Drs e la vendita di Oto Melara e Wass) in grado di portare liquidità in cassa” , conclude il Sole 24 Ore.

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