Il Ces è l’avvenimento clou dell’anno per il mondo hi-tech e – da qualche tempo a questa parte – pure per quello dell’automotive. La sua posizione strategica nel calendario permette infatti di individuare i trend dei 12 mesi a venire e, dal punto di vista finanziario, comprendere su cosa stanno investendo i colossi della tecnologia.
NUOVI FORMATI VIDEO IN ARRIVO?
Una delle novità più dirompenti arrivate finora dal Ces 2025 è l’annuncio dell’Hdmi 2.2, che comporta l’innalzamento della larghezza di banda fino a 96 Gbps grazie al nuovo cavo “Ultra96”. Si potranno così raggiungere risoluzioni e frequenze finora impossibili: 4K a 480Hz, 8K a 240Hz e persino 10K a 120Hz. Naturalmente bisognerà avere monitor ad hoc per poter cogliere le differenze. Ma al Ces 2025 gli schermi enormi non mancano, come l’Ascend da 100 pollici di Xgimi.
Ma a sorprendere è Hisense che ha svelato il suo monitor TriChroma Led Tv da da 116″ – un pollice in più rispetto alla proposta di Tcl che detiene il record mondiale – il tutto con uno spessore inferiore ai 4 cm. La società punta anche sulla tecnologia dietro il monitor.
Nel vero senso della parola. La retroilluminazione non viene infatti affidata a una matrice di miniLed monocromatica bensì a un backplane Rgb, quindi con le tre componenti cromatiche, in cui ogni elemento è dotato di una microlente per gestire in maniera adeguata lo spot luminoso. Un vero e proprio Rgb Local Dimming.
GOOGLE INTERESSATA ALLE TV INTELLIGENTI
Novità sul fronte software e hardware per Google TV. Sul primo versante sarà preso a bordo Gemini, l’Intelligenza artificiale di Mountain View. Sul secondo, i televisori dotati di Google TV saranno equipaggiati con microfoni a lungo raggio e sensori di prossimità: i primi consentiranno di interagire con l’Ia senza telecomando, semplicemente dialogando col televisore, mentre i secondi attiveranno un hub personalizzato sullo schermo con informazioni utili come meteo, notizie e traffico.
COSA COMBINANO AMD, NVIDIA, ACER E INTEL
Amd si è presentata a Los Angeles forte delle nuove schede video Radeon RX 9000 con architettura RDNA 4, cui ha affiancato i chipset per handheld da gioco della serie Ryzen Z2 e tre nuovi Ryzen 9000 con cache tridimensionale di cui due per desktop e uno, della nuova serie Ryzen 9000HX Fire Range, per laptop. Diverse anche le soluzioni entry level.
Intel ha risposto con i suoi Core Ultra 200HX per laptop ad alte prestazioni (sei in tutto) e attraverso l’annuncio di nuovi modelli per le serie Core Ultra 200H e 200U studiati per il segmento dei laptop compatti e sottili.
Il piatto forte di Nvidia è invece Digits, apparentemente un mini PC (di quelli, per capirci, che si inchiodano sul retro dei monitor), ma nella realtà dei fatti – o quanto meno nelle dichiarazioni del produttore – un vero e proprio super computer dotato di 128 gigabyte di memoria unificata e fino a 4 terabyte di storage NVMe per la gestione di programmi di AI particolarmente grandi.
Acer ha annunciato due nuovi handheld da gioco da affiancare al Nitro Blaze 7 presentato lo scorso settembre: montano anch’essi un chipset Ryzen 7 8840HS con GPU integrata Radeon 780M, ma sono equipaggiati con schermi più grandi per una risoluzione più elevata.
SAMSUNG PUNTA ANCORA SUI GRANDI PANNELLI PIEGHEVOLI?
Poi c’è chi continua a scommettere su una tecnologia che al momento, nonostante gli sforzi, non si è ancora imposta sul mercato. Samsung Display ha presentato il più grande display Oled pieghevole al mondo: un pannello da 13,1 pollici che srotolato diventa da 18,1 pollici. In questo modo se ripiegato su se stesso funge da laptop (una metà dello schermo ospita l’immagine, il resto una tastiera touch) mentre se “steso” diventa un monitor PC dalle dimensioni considerevoli.
Al momento si tratta di un dispositivo pilota che potrebbe non arrivare mai sul mercato. Chi ha buona memoria ricorderà che nel 2022 sempre Samsung sfoderò un avveniristico pannello Oled pieghevole da 17,3 pollici che, a oggi, non ha mai avuto alcuna applicazione pratica per ciò che concerne i prodotti attualmente commercializzati dal marchio sudcoreano.
IL CES DELL’AUTO
Sul fronte automobilistico, la nipponica Toyota, marchio più venduto al mondo, ha sfruttato la vetrina del Ces per parlare ancora una volta del progetto Woven City, un hub in cui il colosso nipponico ostile all’auto elettrica intende sperimentare concept car e altri tipi di trasporti futuristici.
Nell’autunno del 2025 Woven City accoglierà i primi 100 residenti: ingegneri e artisti, per arrivare poi a 360 persone. Ma la società punta a realizzare una cittadina in grado di accogliere diverse migliaia di curiosi, con l’apertura dell’hub al grande pubblico. In Woven City Toyota sperimenterà naturalmente i software per la guida autonoma e le potenzialità di Arene Os, il sistema operativo che dovrebbe diventare lo standard in tutte le sue vetture.
Sulla guida autonoma punta anche il Tridente italiano: Maserati intende infatti far correre al Ces 2025 una MC20 Cielo equipaggiata con un AI-driver guidato dall’Intelligenza artificiale sviluppata dai ricercatori del Politecnico di Milano nell’ambito del progetto Guida autonoma con intelligenza artificiale (Aida). Il futuro sembra roseo, contrariamente al presente che vede la super car italiana faticare e non poco nelle vendite.
Parlando di aziende in difficoltà la tedesca Continental, a giudicare dalla concept “Intelligent Vehicle Experience Car”, sembra accarezzare l’idea di buttarsi nel mondo delle auto elettriche intelligenti anche se, come già è stato detto nel corso di questa rassegna, non tutto ciò che si vede al Ces di Las Vegas arriva poi sul mercato.
Uscirà invece l’auto elettrica nata da Sony Honda Mobility che ha svelato al Ces 2025 di Las Vegas Afeela 1 esattamente due edizioni dopo i primi prototipi. Afeela 1 è dotata di sistemi avanzati di assistenza alla guida, doppio motore elettrico da 180 kW l’uno, con una batteria dalla capacità di 91 kWh e l’autonomia dichiarata di 480 chilometri. Il prezzo parte da 89.900 dollari per Afeela 1 Origin e da 102.900 dollari per Afeela 1 Signature.
La cinese Xpeng, nota soprattutto per le sue vetture elettriche, non si è fatta spaventare dal fallimento della startup tedesca Volocopter e propone il suo eVtol, ovvero un taxi dei cieli. Si segnala infine la cooperazione tra la sudcoreana Lg e la statunitense Qualcomm per una piattaforma per veicoli elettrici che conta la tecnologia di entrambe le case coinvolte nel progetto con l’obiettivo di miniaturizzarla il più possibile.