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Copernicus Spacex

Dopo Galileo, l’Esa potrebbe lanciare anche Copernicus con SpaceX

L'Esa e la Commissione europea stanno valutando il razzo Falcon 9 della società americana SpaceX come un'opzione di lancio di riserva per Sentinel-1C, satellite di osservazione della Terra Copernicus, il cui lancio è attualmente previsto su Vega C

Oltre i satelliti di navigazione europei Galileo, la statunitense SpaceX potrebbe lanciare anche un satellite di osservazione della Terra Copernicus.

È quanto riporta Spacenews, riprendendo Simonetta Cheli, direttrice dell’Osservazione della Terra presso l’Agenzia spaziale europea (Esa), che ha affermato che l’agenzia e la Commissione europea decideranno nel prossimo futuro se trasferire il satellite per immagini radar Sentinel-1C da Vega C (la versione aggiornata del lanciatore europeo Vega realizzato da Avio negli stabilimenti italiani di Colleferro) a Falcon 9, nella conferenza stampa dell’Esa dell’11 gennaio.

Copernicus è il programma europeo per l’osservazione satellitare della Terra. Si tratta di una flotta di sei tipologie di satelliti, chiamati Sentinelle, specializzati in precise applicazioni, di proprietà Ue.

L’Europa potrebbe spostare il lancio di sul razzo di SpaceX per evitare ulteriori ritardi nella sua messa in orbita, sottolinea Spacenews. L’Esa, ha spiegato Cheli, sta fornendo informazioni alla Commissione europea “in termini di opzioni per il lancio” del veicolo spaziale. “La Commissione sta valutando tutti gli elementi e nei prossimi giorni e settimane prenderemo una decisione finale considerando un’opzione di backup del Falcon 9.”

Per la prima volta da decenni, il Vecchio Continente non dispone di un lanciatore per portare in orbita i suoi satelliti. Oltre il ritiro di Ariane 5 dopo l’ultimo volo dello scorso luglio, Ariane 6 ha subito ritardi e il debutto è fissato al prossimo anno mentre Vega è rimasto bloccato sulla rampa di lancio a seguito del fallimento il 20 dicembre 2022 del primo volo commerciale di Vega C.

A causa dei ritardi e dei problemi con il più piccolo Vega-C, l’Europa ha dovuto utilizzare SpaceX per mandare in orbita alcuni dei suoi satelliti più importanti.

Tutti i dettagli.

COS’È COPERNICUS

I satelliti della flotta Copernicus sono progettati per fornire e collezionare dati e immagini. Le coppie 1, 2 e 3 sono state già lanciate. C’è poi il satellite singolo Sentinel-5 Precursor per il monitoraggio dell’atmosfera lanciato il 13 ottobre 2017. La Commissione europea dirige e coordina questo programma, per migliorare la gestione dell’ambiente, salvaguardando la vita di tutti i giorni. L’Agenzia spaziale europea (Esa) è responsabile della componente spaziale, responsabile dello sviluppo della famiglia dei satelliti Sentinelle per conto dell’Unione europea e della garanzia del flusso di dati per i servizi Copernicus.

Le operazioni delle Sentinelle sono affidate all’Esa e all’organizzazione europea per l’utilizzo dei satelliti meteorologici Eumetsat.

LE AZIENDE COINVOLTE NEL PROGRAMMA DELL’ESA

La realizzazione delle Sentinelle è stata assegnata alle principali aziende europee: l’azienda franco-italiana Thales Alenia Space ha realizzato Sentinel-1 e Sentinel-3, mentre alla tedesca Astrium è stato affidato Sentinel-2. Le tre coppie di satelliti sono state lanciate tra il 2014 e il 2018 e sono operative.

Nell’aprile 2022 l’Esa ha annunciato che il satellite radar Sentinel-1C sarebbe stato lanciato su Vega C nel 2023, anche se si è discusso di anticipare il lancio alla fine del 2022. Ma come detto, Vega C è costretto a terra da dicembre 2022.

IL PROGRAMMA DI LANCIO DI COPERNICUS TRA VEGA C E FALCON 9 DI SPACEX

Durante il briefing, Toni Tolker-Nielsen, direttore del trasporto spaziale dell’ESA, ha affermato che il ritorno al volo di Vega C è attualmente previsto per metà novembre, ma ha suggerito che potrebbe slittare di un mese: “Dovrebbe essere almeno entro la fine dell’anno. Ne siamo abbastanza sicuri”, riporta ancora Spacenews.

Lo spostamento di Sentinel-1C sul Falcon 9 potrebbe consentire un lancio anticipato, anche se i funzionari dell’Esa presenti al briefing non hanno stimato di quanto. “C’è la necessità di lanciare Sentinel-1C il prima possibile per rispondere alle esigenze degli utenti della comunità”, ha affermato Cheli.

L’ESA SI AFFIDA A SPACEX

D’altronde, come già detto, non sarebbe la prima volta che l’Esa si affida all’azienda aerospaziale di Elon Musk per portare le sue missioni in orbita. Già l’anno scorso l’Esa si è rivolta a SpaceX per lanciare il suo telescopio spaziale Euclid per rilevare prove della materia oscura  nell’universo.

Per il 2023 l’Esa e la Commissione europea hanno già in programma ben quattro lanci del Falcon 9 quest’anno:  Il lancio della missione scientifica EarthCARE fissato a maggio e quello della missione Hera a ottobre. Inoltre lo scorso novembre l’esecutivo europeo ha annunciato  che stava finalizzando un contratto con SpaceX per il lancio di due coppie di satelliti di navigazione Galileo sui razzi Falcon 9, indicativamente previsto per aprile e luglio. Il sistema Galileo è fondamentale per l’Europa, poiché la rende indipendente dal sistema di posizionamento globale (Gps) degli Stati Uniti e dai sistemi di navigazione satellitare di Russia e Cina. Il servizio è attivo dal 2016, ma occorrono ulteriori satelliti per rafforzare la rete esistente.

Ma questa “crisi dei lanciatori” dovrebbe volgere presto al termine per l’Europa. Il debutto di Ariane 6 è previsto tra la metà di giugno e la fine di luglio, insieme al ritorno in volo di Vega C entro la fine dell’anno.

Nella conferenza stampa, il direttore generale dell’Esa Josef Aschbacher ha affermato che: “Quest’anno andrà molto meglio”. “Ristabiliremo l’accesso allo spazio”.

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