Tornerà a volare a fine 2024 Vega-C, la versione aggiornata del lanciatore europeo Vega realizzato da Avio negli stabilimenti italiani di Colleferro.
La Commissione d’Inchiesta Indipendente (Iec) istituita dall’Agenzia spaziale europea (Esa) per esaminare l’anomalia verificatasi durante il test del motore Zefiro 40 di Vega-C lo scorso 28 giugno, ha recentemente completato i suoi lavori.
Il lanciatore era rimasto bloccato sulla rampa di lancio a seguito del fallimento del primo volo commerciale di Vega C lo scorso 20 dicembre. Il fallimento ha inflitto un duro colpo agli sforzi europei per mantenere l’autonomia nel lancio. Il Vega C è stato uno dei capisaldi di quella strategia, insieme all’Ariane 6 ancora in attesa della data di debutto.
Dunque l’Esa considera il ritorno al volo di Vega-C “una priorità strategica per garantire l’accesso indipendente dell’Europa allo spazio”, ma a seguito della nuova indagine ha concluso che è necessario riprogettare un ugello del motore a razzo.
Nel corso dei primi sei mesi dell’anno, Arianespace ha lanciato un unico lanciatore Ariane 5 per conto dell’Esa lo scorso luglio, mentre l’americana SpaceX ha effettuato 43 lanci Falcon 9 – o quasi due a settimana – e la cinese Casc 18, nota La Tribune.
Nel frattempo, il gruppo aerospaziale italiano ha annunciato il lancio di altri due razzi Vega, che non utilizzano il motore Zefiro 40, con il primo volo previsto per il 6 ottobre dal Centro spaziale della Guiana e il secondo previsto nel secondo trimestre del prossimo anno.
Tutti i dettagli.
COSA HA CONCLUSO LA COMMISSIONE D’INCHIESTA
La Commissione ha concluso che nell’attuale progettazione dell’ugello, la combinazione della geometria dell’inserto di gola e delle diverse proprietà termomeccaniche del nuovo materiale Carbon-Carbon utilizzato per questo test ha causato un danneggiamento progressivo di altre parti adiacenti l’ugello e un progressivo degrado che ha portato all’anomalia dell’ugello. Questo fenomeno non è legato a quelli osservati sulla missione VV22 con il precedente materiale Carbon-Carbon. È stata istituita una task force guidata da Esa e Avio che inizierà immediatamente ad implementare le raccomandazioni proposte dalla Iec. L’Esa supporterà tale programma, attingendo dalle risorse già disponibili.
LE SPESE EXTRA
Secondo il direttore dei trasporti spaziali dell’Esa, Toni Tolker-Nielsen, il costo aggiuntivo legato alla rimessa in volo di Vega-C dovrebbe ammontare tra i 25 e i 30 milioni di euro, inclusi nel finanziamento dell’Esa votato lo scorso anno dagli Stati membri, riporta ancora La Tribune.
QUANDO VOLERÀ VEGA C
Quindi Vega-C tornerà a volare nel quarto trimestre del 2024. Inzialmente l’Esa sperava di riprendere i voli Vega C entro la fine del 2023. “Abbiamo in programma di testare a terra quanto più possibile prima del volo per assicurarci di aver fatto un buon lavoro nell’adattare il progetto”, ha dichiarato l’ad di Avio Giulio Ranzo. (Qui per l’approfondimento di Startmag sul Perché il Pd manda un siluro ad Avio e Ranzo).
IL PROSSIMO VOLO DI VEGA
Come annunciato da Arianespace, il prossimo volo Vega VV23 è previsto dal Centro Spaziale della Guiana Francese per il 6 ottobre alle 22:36 ora locale. La missione collocherà in orbita eliosincrona due satelliti principali più dieci satelliti ausiliari. Il satellite principale Theos-2 (Thailand Earth Observation System 2) per l’osservazione della Terra a supporto delle principali priorità di sviluppo del Regno di Thailandia, ha una risoluzione delle immagini al suolo di 0,5 metri. Il secondo satellite Formosat-7R/Triton, sviluppato dall’Agenzia Spaziale Taiwanese (Tasa) è dotato di un sistema di riflettometria satellitare di navigazione globale per studiare i venti oceanici e fornire dati per prevedere l’intensità e la traiettoria dei tifoni.
Il secondo e ultimo lancio di Vega è previsto invece per il secondo trimestre del 2024. Stéphane Israël, ceo di Arianespace, ha affermato che il carico utile per quella missione, insieme al ritorno al volo di Vega C, devono ancora essere identificati. Arianespace prevede di effettuare quattro voli Vega C nel 2025 e negli anni successivi, con la possibilità di aumentare il tasso di lancio a cinque o sei all’anno.