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Ariane 6

Spazio, i ritardi di Ariane 6 costringono l’Esa ad affidarsi ancora a SpaceX

L'Esa rinvia nuovamente l'accensione di prova dello stadio centrale di Ariane 6. Poche settimane fa il capo dell'Agenzia spaziale europea aveva confermato che il lancio di debutto del nuovo lanciatore europeo non sarebbe avvenuto alla fine dell'anno, bensì posticipato al 2024.

Ennesimo rinvio per l’Ariane 6, il nuovo lanciatore pesante europeo necessario per l’accesso allo spazio del Vecchio Continente dopo il ritiro di Ariane 5 e la momentanea messa a terra di Vega C.

L’Agenzia spaziale europea (Esa) ha annunciato che l’accensione del motore Vulcain 2.1 nello stadio centrale di Ariane 6 presso lo spazioporto di Kourou, nella Guyana francese, è stata nuovamente posticipata.

In un aggiornamento del 30 agosto, l’Esa ha spiegato di aver rinviato il test previsto per il 29 agosto dello stadio principale di Ariane 6 a causa di quello che l’agenzia ha descritto come un “problema tecnico che riguarda il banco di controllo” che gestisce il caricamento del propellente e il conto alla rovescia automatizzato, riporta Spacenews.

Quel test, che accenderà il motore Vulcain 2.1 per diversi secondi, è ora riprogrammato per il 5 settembre. Un test più lungo rimane fissato per il 26 settembre, sempre presso lo spazioporto di Kourou.

Come ricorda Politico, l’Esa avrebbe voluto che il sistema di lancio pesante fosse pronto per l’uso quest’anno, con le operazioni commerciali complete a partire dal 2024. Ma il programma ha subito ritardi significativi negli ultimi anni. Il primo lancio del razzo era previsto per il 2020.

Senza Ariane 6, e con il ritiro di Ariane 5, il Falcon 9 della statunitense SpaceX è l’unica alternativa praticabile per l’Esa per trasportare in orbita satelliti compreso il lancio di 4 satelliti Galileo.

Tutti i dettagli.

SLITTATO IL LANCIO INAUGURALE  AL 2024

All’inizio di agosto l’Esa ha riconosciuto che il lancio inaugurale di Ariane 6 è slittato ormai al 2024, ma non ha fornito una data più specifica.

“Dopo questa serie di test abbiamo in programma di confermare una data di lancio per l’Ariane 6”, ha detto a Reuters il direttore generale dell’Esa Josef Aschbacher. Alla domanda se fosse corretto ritenere che i piani per un lancio di prova entro la fine dell’anno fossero ormai fuori portata, Aschbacher ha risposto a Reuters: “È corretto dire di sì”.

Tuttavia, il prossimo 4 settembre l’Esa terrà un briefing con la stampa per aggiornare sugli ultimi test e altri preparativi per il primo lancio.

NEL FRATTEMPO L’ESA SI AFFIDA ANCORA AL FALCON 9 DI SPACEX

Dunque l’Europa ha ancora bisogno dell’americana SpaceX, la società aerospaziale di Elon Musk, per accedere allo spazio.

Già lo scorso ottobre l’Esa aveva annunciato che stava spostando due missioni scientifiche sul Falcon 9 di SpaceX.

Una è già partita. Il 1 luglio è decollato con successo Euclid, la missione cosmologica dell’Esa concepita con l’obiettivo di esplorare l’evoluzione dell’Universo oscuro. Il lancio è avvenuto da Cape Canaveral in Florida (Usa) a bordo del razzo Falcon 9 di SpaceX. Aschbacher ha elogiato SpaceX per il suo ruolo nel lancio di Euclid. “SpaceX è stata molto proattiva, molto veloce, molto professionale nel fornire questo servizio di lancio. E sono molto felice ora che questo sia stato condotto con successo”.

E ora la prossima missione della sonda Hera sarà lanciata su un Falcon 9 nell’ottobre 2024 (prevista originariamente con Ariane 6).

Ma fare affidamento sulla compagnia missilistica di Elon Musk mina l’insistenza dell’esecutivo dell’Ue sulla costruzione di un’autonomia strategica, osserva Politico aggiungendo che “la tecnologia missilistica parzialmente riutilizzabile di SpaceX gli conferisce anche un vantaggio competitivo rispetto ad Ariane 6 prima ancora che il sistema prodotto in Europa sia pronto.

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