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Cassa Depositi E Prestiti Digitale

Il digitale è un’opportunità, che l’Italia (ancora) non coglie

Puntare sul digitale per creare aziende competitive e dare vita a nuovi mercati: l’innovazione è una occasione che l’Italia non deve sprecare. L’84% delle società fallite nell’ultimo anno non aveva mai attivato un portale Web Puntare sull’economia digitale, per portare l’industria e l’impresa nel futuro, innovare prodotti, dare vita ad aziende competitive, creare nuovi mercati…

Puntare sul digitale per creare aziende competitive e dare vita a nuovi mercati: l’innovazione è una occasione che l’Italia non deve sprecare. L’84% delle società fallite nell’ultimo anno non aveva mai attivato un portale Web

Puntare sull’economia digitale, per portare l’industria e l’impresa nel futuro, innovare prodotti, dare vita ad aziende competitive, creare nuovi mercati e dominarli. Di tutto questo è convinto Fabio Gallia, a.d. di Cassa depositi e prestiti, intervenuto al Forum sull’economia digitale, in corso a Milano e promosso da Facebook e Confindustria Giovani. “Il digitale nelle fabbriche è un’opportunità. E l’industria, soprattutto quella manifatturiera, deve fare una rivoluzione in questo senso”, ha detto Gallia.

“In Italia abbiamo competenze straordinarie, siamo campioni della robotica, ma abbiamo un parco macchine obsoleto. Per questo è necessario investire nel digitale, così come hanno già fatto la Germania per il comparto manifatturiero e la Spagna per il turismo, facendo sistema e con metodo”, dal momento che “il digitale ha ricaduta per il Paese, è una occasione straordinaria”.

Digitale: Italia ancora indietro

digitaleL’Italia, purtroppo, in tema digitale ha tanto da recuperare. I dati della Commissione Europea vedono il Bel Paese piazzarsi solo al 24esimo posto (su 28) nella classifica sulle competenze digitali: siamo indietro sulla competenza delle persone, delle imprese, per incidenza dell’e-commerce sul fatturato e per utilizzo di strumenti online.  Anche gli investimenti digitali sembrano esser lontani dagli standard europei: la media italiana è pari al 4,7% del Pil, contro il 6,4% degli standard Ue. Il gap italiano è stimabile intorno ai 25 miliardi di euro l’anno di mancati investimenti.

Insomma, le aziende italiane non hanno ancora intrapreso il processo di trasformazione tecnologico richiesto dal mercato: 4 su 10 sostengono che Internet ‘non serve alla propria impresa’, appena il 6,5% sfrutta il potenziale dell’e-commerce e l’84% della società fallite nell’ultimo anno non aveva mai attivato un portale Web.

La mancanza di innovazione toglie all’Italia ben 700 mila posti di lavoro e ben 2 punti di Pil. Una Pubblica Amministrazione digitale, per esempio, vale mezzo punto di Pil e dovrebbe ridurre il prezzo medio sostenuto per l’acquisto di beni e servizi facendo calare la spesa pubblica di 8 miliardi di euro, senza intaccare la quantità di beni e servizi erogati e migliorando la fruizione da parte dei contribuenti..

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