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Fcas Mgcs

Difesa, ecco come Francia e Germania accelerano su Fcas e Mgcs

I ministri della Difesa di Parigi e Berlino stanno cercando di far avanzare il più possibile alcuni dei progetti che hanno lanciato insieme nel campo degli armamenti: il sistema aereo del futuro Fcas e il carro armato Mgcs

Parigi e Berlino accelerano sui programmi di difesa comuni.

Durante una visita alla sede Airbus a Manching, giovedì i ministri della Difesa di Germania e Francia, Annegret Kramp-Karrenbauer e Florence Parly, hanno espresso il sostegno dei loro Paesi ai principali programmi di difesa europei.

Nello specifico, entrambe hanno sottolineato l’importanza di promuovere programmi chiave di difesa europei come l’Eurodrone, il sistema aereo del futuro Fcas e il progetto di carro armato europeo Mgcs.

https://twitter.com/AirbusDefence/status/1306871143123611649

AFFRETTARE LA TABELLA DI MARCIA PER I PROGRAMMI DELLA DIFESA

D’altronde, come ha sottolineato Michel Cabirol su La Tribune, “le principali scadenze elettorali si avvicinano sia in Germania (Bundestag a settembre 2021) sia in Francia (presidenziale ad aprile 2022) e i ministri della Difesa francese e tedesco stanno cercando di definire il più possibile alcuni dei progetti cruciali che Parigi e Berlino hanno avviato insieme nel campo degli armamenti”.

Ovvero il Future Air Combat System (Fcas), il Main Ground Combat System (Mgcs) e, infine, l’Eurodrone.

“Dopo mesi di rivalità politico-industriali franco-tedesche, questi programmi stanno attraversando un periodo più tranquillo” rimarca La Tribune, “ma il calendario elettorale dei due paesi raggiungerà i ministeri e li metterà nuovamente a dura prova per rendere questi programmi irreversibili”.

In particolar modo per il Fcas e l’Mgcs, la Francia è leader nel primo con Dassault come prime contractor per il caccia di sesta generazione (Ngf). La Germania invece nel progetto terrestre, gestito dalla joint venture Knds, composta dalla società francese Nexter e dalla società tedesca Kmw.

A CHE PUNTO È IL FCAS

Il programma Fcas, annunciato dai governi di Francia e Germania nel 2017, fornirà il livello successivo di potenza aerea creando un sistema di piattaforme con e senza equipaggio con piena capacità operativa prevista per il 2040. Nel frattempo anche la Spagna ha  aderito al programma.

A competere con il programma franco-tedesco-spagnolo, ci sarà il progetto Tempest, sistema di combattimento aereo del futuro progettato da Regno Unito con Italia e Svezia.

Mentre Francia e Germania restano appese alla decisione del Bundestag, il progetto rivale britannico Tempest sta scaldando i motori.

Al centro di questo sistema aereo del futuro c’è il caccia di sesta generazione che sostituirà l’attuale Rafale ed Eurofighter. Il ritardo tra la presentazione del modello in scala al Paris Air Show del giugno 2019 e l’assegnazione dei contratti di Fase 1A (che avvia la fase dimostrativa) lo scorso febbraio è dipesa dalla normativa tedesca secondo cui qualsiasi progetto relativo alla difesa dal costo superiore ai 25 milioni di euro è soggetto a un’approvazione separata da parte del Comitato del bilancio del Bundestag.

LE INDUSTRIE COINVOLTE

I contratti aggiudicati da Francia e Germania sono stati estesi a Dassault Aviation, Airbus, MTU Aero Engines, Safran, Mbda e Thales.

PARTITA LA FASE 1A

Dopo aver firmato il contratto di ricerca e tecnologia da 150 milioni di euro a febbraio, Francia e Germania (insieme alla Spagna mirano a completare un contratto per sviluppare e produrre un dimostratore, che dovrebbe volare nel 2026.

Come spiegava a febbraio la rivista specializzata Rid “la fase 1A riguarderà, in particolare, gli studi di concetto e di design del caccia pilotato, il fulcro del sistema, del Remote Carrier/gregario e dell’architettura combat cloud, mentre l’obbiettivo dell’intero programma di dimostrazione è andare in volo con un dimostratore del caccia pilotato, propulso da una variante del motore Snecma M88, attuale propulsore del Rafale, nel 2026”.

L’OBIETTIVO DI PARIGI

La prossima fase dello sviluppo di Fcas includerà l’implementazione della Fase 1B. In partenza dopo il completamento con esito positivo della Fase 1A.

Come riporta la Tribune, citando una foto del ministero della Difesa francese, “il budget ammonta a circa 5 miliardi di euro e sarà diviso tra Francia, Germania e Spagna. La Francia ha incluso nell’attuale legge sulla programmazione militare un budget di 2,2 miliardi di euro. Questa estate, gli industriali hanno presentato una prima proposta a 10 miliardi di euro. Bisogna quindi da lavorare per far convergere gli importi”.

Le fonti ministeriali hanno rassicurato il quotidiano francese che la differenza di budget tra industria e governo non stupisce. Tuttavia, il tempo stringe e il successo del progetto risiede anche nella sua “velocità di esecuzione”.

IL VIA LIBERA DEL BUNDESTAG

Secondo la Tribune, Parigi e Berlino sperano di ottenere il via libera dal parlamento tedesco nella primavera del 2021.

“L’intera sfida è andare abbastanza veloci da lanciare una grande parte del progetto nel 2021 in modo da renderlo irreversibile”, ha commentato la fonte del gabinetto di Florence Parly.

NON PERDERE TEMPO SUL MGCS

Ed è qui che torna in primo piano il progetto del carro armato europeo del futuro Mgcs. Il progetto mira a sostituire entro il 2035 i Leclerc francesi e i Leopard 2 tedeschi. Negli ultimi tempi i parlamentari tedeschi hanno posto delle condizioni, spinti dal timore che gli industriali francesi siano troppo dominanti nel progetto Fcas.

In particolare, desiderano che il programma terrestre Mgcs, in cui i tedeschi sono i leader, proceda allo stesso ritmo di quello aereo.

Proprio per questo, secondo la Tribune, “per risparmiare tempo (e soprattutto fare piacere al Bundestag), saranno allineati le tabelle di marcia dei programmi Fcas e Mgcs (i cui primi studi sono stati comunicati a maggio) per presentarli contemporaneamente al Bundestag”.

Lo scorso maggio i tre partner industriali coinvolti nel Mgcs, i gruppi tedeschi Rheinmetall e Krauss-Maffei Wegmann (Kmw) e il gruppo francese Nexter, e l’Ufficio federale tedesco BAAINBw, che agisce in nome di Germania e Francia, hanno firmato un contratto per lo “Studio di definizione dell’architettura di sistema – Parte 1”.

Adesso Francia e Germania prevedono di firmare un contratto di ricerca e tecnologia all’inizio del 2021 su almeno otto dei tredici pilastri definiti in questo programma. “L’Mgcs rimane un programma finanziato al 50/50 tra Parigi e Berlino che condividono ugualmente il carico di lavoro. Knds avrà il 75% (50% per Nexter, 25% per Kmw) di questo carico e Rheinmetall il 25%”.

Infine, il Mgcs resterà un programma bilaterale tra Francia e Germania. La Tribune ha riportato infatti che “la Francia ritiene che il progetto non sia sufficientemente maturo per accogliere nuovi partner (come la Polonia e l’Italia)”. Sia Varsavia sia Roma hanno chiesto entrambe di aderire al programma.

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