skip to Main Content

Starlink Ucraina

Cosa succede fra Pentagono e SpaceX di Musk per fornire Starlink all’Ucraina

La SpaceX di Elon Musk si aggiudica un contratto del Pentagono per l'acquisto dei terminali satellitari Starlink, decisivi per il supporto militare in Ucraina dallo scoppio della guerra. Ma da tempo Musk ha espresso reticenza riguardo al costo e alla complessità del servizio continuo

 

Alla fine SpaceX, la società aerospaziale fondata da Elon Musk, ha ottenuto finanziamenti statunitensi per continuare a fornire Starlink in Ucraina.

SpaceX ha firmato un contratto con il Pentagono per l’acquisto dei terminali satellitari Starlink, il servizio di Internet via satellite. Lo ha annunciato il 1 giugno il Dipartimento della Difesa americano.

Fino ad oggi i terminali per l’Internet satellitare Starlink donati da SpaceX all’Ucraina all’inizio del conflitto con la Russia hanno aiutato le forze armate di Kiev a mantenere le comunicazioni e il coordinamento sul campo di battaglia. All’indomani dell’invasione russa in Ucraina, il 26 febbraio, Mykhailo Fedorov, vice primo ministro ucraino, ha chiesto a Musk su Twitter di inviare terminali Starlink nel paese. Fedorov ha affermato che il servizio Internet a banda larga “mantiene le nostre città connesse e i servizi di emergenza salvano vite” in caso di interruzioni. Musk ha accolto prontamente la richiesta.

Anche se qualcosa è iniziato ad andare storto. Lo scorso ottobre Musk ha twittato che SpaceX non poteva più permettersi di fornire il servizio in Ucraina a tempo indeterminato, solo per fare dietrofront due giorni dopo e dire che avrebbe continuato a fornire Starlink gratis a Kiev. Ma in realtà finora SpaceX non ha sostenuto il costo da sola. Nell’aprile 2022 l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid) ha affermato che SpaceX ha donato 3.667 terminali e lo stesso servizio Internet, mentre Usaid ha acquistato i restanti 1.333 terminali.

Tutti i dettagli.

IL CONTRATTO ASSEGNATO DAL PENTAGONO A SPACEX PER STARLINK

Il Pentagono ha concordato con SpaceX, , un contratto per acquistare i satelliti della rete Starlink.

“Continuiamo a lavorare con una serie di partner globali per garantire che l’Ucraina disponga delle capacità satellitari e di comunicazione resilienti di cui ha bisogno. Le comunicazioni satellitari costituiscono uno strato vitale nella rete di comunicazioni complessiva dell’Ucraina e il dipartimento stipula contratti con Starlink per servizi di questo tipo”, ha affermato il Pentagono.

Tuttavia, il Pentagono non ha rilasciato ulteriori informazioni sul contratto, “per motivi di sicurezza operativa e per la natura critica di questi sistemi”.

BEL COLPO MESSO A SEGNO DA MUSK

“Il contratto del Pentagono è un vantaggio per SpaceX dopo che Musk, ha dichiarato a ottobre che non poteva permettersi di finanziare a tempo indeterminato Starlink in Ucraina, uno sforzo che ha affermato di costare 20 milioni dollari al mese per mantenerlo” osserva il Financial Times.

I RAPPORTI (A VOLTE) COMPLICATI CON MUSK

In risposta a una richiesta del ministro della Difesa ucraino per circa 8.000 terminali, Musk aveva chiesto dunque al Pentagono di fornire sostegno finanziario, secondo quanto riportato all’epoca dalla Cnn. In particolare, l’imprenditore americano si era rivolto al dipartimento della Difesa chiedendogli di farsi carico delle onerose spese della rete satellitare divenuta fondamentale per le comunicazioni dell’esercito di Kiev.

Ma la “minaccia” di staccare la spina alla rete di comunicazione è stata prontamente ritirata dal miliardario che ha confermato che Starlink resta gratis per l’Ucraina.

Più o meno nello stesso periodo, alcuni ucraini si sono lamentati di interruzioni del servizio Internet vicino al fronte, mentre Musk ha anche suscitato l’irritazione dei funzionari ucraini promuovendo un piano di pace in base al quale l’Ucraina avrebbe ceduto parte del territorio alla Russia.

Questi episodi devono aver messo in agitazione il governo di Kiev, consapevole di far affidamento sulla generosità di una società privata (anche se la spedizione dei terminali non è frutto dell’esclusiva “beneficienza” di SpaceX). E l’Ucraina ha iniziato a guardarsi intorno alla ricerca di nuovi fornitori. E proprio a inizio novembre il colosso tecnologico statunitense Microsoft ha annunciato che estenderà il supporto tecnologico all’Ucraina gratuitamente fino al 2023.

L’IMPORTANZA DEI TERMINALI STARLINK IN UCRAINA

Come ricorda Reuters, la Russia ha tentato di interrompere e bloccare i servizi Internet in Ucraina, compresi tentativi di bloccare Starlink nella regione, sebbene SpaceX abbia contrastato tali attacchi rafforzando il software del servizio.

Allo stesso tempo, SpaceX intende impedire alle forze armate ucraine di utilizzare i terminali Starlink per il pilotaggio remoto di droni d’attacco o per altri scopi offensivi, come annunciato lo scorso febbraio dalla presidente e chief operation officer di SpaceX, Gwynne Shotwell.

La tecnologia Starlink “non è mai stata pensata per essere utilizzata come arma” ha precisato la rappresentante di SpaceX. “Tuttavia, gli ucraini l’hanno sfruttata in modi che non erano intenzionali e non facevano parte di alcun accordo”, ha sottolineato lo scorso febbraio la presidente e chief operation officer di SpaceX, Gwynne Shotwell. La presidente di SpaceX ha fatto riferimento ai rapporti secondo cui l’esercito ucraino aveva utilizzato il servizio Starlink per controllare i droni.

Back To Top