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5G, gli Stati Uniti allentano la morsa su Huawei?

Il dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha annunciato che consentirà alle aziende Usa di lavorare con il gruppo cinese Huawei alla definizione degli standard per le reti 5G

Le aziende statunitensi potranno collaborare con la cinese Huawei alla definizione degli standard per le reti 5G. Il dipartimento del Commercio americano allenta le misure restrittive contro la società tecnologica di Shenzen, nonostante il ban di Washington resti. Andiamo per gradi.

COSA HA DECISO IL DIPARTIMENTO

Lunedì 15 giugno il dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha dato il via alla collaborazione delle aziende statunitensi e il colosso cinese Huawei per la definizione degli standard per le reti 5G.

5G: COSA POTRANNO FARE AZIENDE ED HUAWEI?

In particolare, le imprese a stelle e strisce potranno, in base alle nuove norme, condividere tecnologie con il colosso cinese senza licenze, per il solo scopo di sviluppare gli standard del 5G.

Da maggio 2019, infatti, la società tecnologica di Shenzen è stata inserita, su pressioni di Donald Trump, nella lista nera del dipartimento del Commercio Usa. La cosa ha costretto le aziende ad interrompere gli affari in corso, salvo previa licenza.

OBIETTIVO: PRESERVARE LEADERSHIP AMERICANA

Le nuove norme rappresentano un reale allentamento delle misure ed una mano tesa a Pechino? No. L’obiettivo del Dipartimento è quello, si legge nella nota diffusa, di garantire “la capacità dell’industria americana di contribuire più pienamente alle attività di sviluppo di standard nel settore delle telecomunicazioni”.

“Gli Stati Uniti non cederanno la leadership nell’innovazione globale. Questa azione riconosce l’importanza di sfruttare l’ingegno americano per far avanzare e proteggere la nostra sicurezza economica e nazionale”, ha dichiarato il segretario del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, Wilbur Ross. “Il Dipartimento è impegnato a proteggere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e gli interessi di politica estera incoraggiando l’industria statunitense a impegnarsi e difendere pienamente le tecnologie statunitensi affinché diventino standard internazionali”.

TRUMP HA PROROGATO BAN

Da Donald Trump, intanto, non arriva nessun cenno di apertura (nonostante la tregua nella guerra commerciale). E proprio il mese scorso l’inquilino della Casa Bianca ha prorogato di un altro anno il ban dell’azienda cinese, impedendo alle società statunitensi di utilizzare apparecchiature di telecomunicazione realizzate da Huawei ed altre aziende come Zte.

NUOVI ALLARMI SULLA SICUREZZA

A rinforzare le tesi trumpiane, che vorrebbero Huawei esclusa dai progetti di realizzazione dell’infrastruttura 5G anche in Europa, arriva una nuova indagine del Senato, in cui c’è scritto che gli Usa avrebbero addirittura sottovalutato rischi posti da tre compagnie cinesi di telecomunicazione. “L’allarme – scrive agenzia Nova – arriva in un rapporto sul cosiddetto “Team Telecom”, gruppo di funzionari dei dipartimenti della Sicurezza nazionale, della Giustizia e della Difesa che ha il compito di assistere la Commissione federale per le comunicazioni sui possibili pericoli posti da attori stranieri alle reti statunitensi. Secondo il documento, scrive il Washington Post, le agenzie federali non sono riuscite a dar seguito a una serie di accordi volti a proteggere la sicurezza nazionale e a controllare sufficientemente l’operato di tre compagnie cinesi, tutte di proprietà statale: China Unicom Americas, China Telecom Americas e ComNet. Negli ultimi tempi l’amministrazione del presidente Donald Trump ha operato una stretta nei confronti delle aziende cinesi di telecomunicazione, accusandole di essere usate dal governo di Pechino per attività di spionaggio”.

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