Dopo anni di tentativi, American Express potrà finalmente debuttare nel mercato dei pagamenti cinese. L’ingresso in Cina, però, non sarà semplice e per Amex rappresenterà una vera e propria sfida: il colosso americano dovrà affrontare la concorrenza di Union Pay e delle diverse app di pagamento.
Anche Mastercard sta preparando il terreno per lanciare i suoi servizi in China, mentre Visa è ancora in attesa di ricevere il via libera. Andiamo per gradi.
VIA LIBERA AD AMEX
Sabato scorso la People’s Bank Of China (PBOC) ha dato il via libera alle attività di Express Technology Services Co, una joint venture tra American Express e LianLian DigiTech Co Ltd. L’autorizzazione fa di American Express la prima delle tre grandi società di carte statunitensi ad accedere alle attività onshore in Cina, con transazioni in Yuan.
UN IMPORTANTE PASSO
Stephen Squeri, ceo di Amex, ha dichiarato che l’approvazione della Banca Popolare Cinese rappresenta un “notevole passo avanti” nella strategia di crescita a lungo termine dell’azienda, ma anche una pietra miliare per l’apertura del mercato dei pagamenti della Cina alle imprese straniere.
UNA CONCORRENZA SPIETATA
Dopo una attesa durata anni per il via libera, ora inizia il periodo più difficile per il colosso americano. Sì, perché American Express, per guadagnare spazio in un mercato che vale 27 trilioni di dollari, dovrà vedersela con la concorrenza di China UnionPay Co, appoggiata dallo Stato, che domina il mercato e con le app di pagamento mobile, dominato da Alipay di Ant Financial e WeChat Pay. E non solo: la Cina sta anche testando lo yuan digitale, un altro rivale per American Express.
UN PARTNER PICCOLO
Il partner di AmEx, LianLian, scrive Bloomberg, “è piccolo in confronto”. Il servizio di pagamenti della società, si legge sul sito, fondato nel 2003, “è il quarto fornitore di servizi di pagamento di terze parti non bancario in Cina, con un capitale sociale di 325 milioni di RMB”.
MASTERCARD PREPARA IL TERRENO
Il prossimo ad entrare nel mercato dovrebbe essere Mastercard, che ha fatto la sua prima richiesta nel 2006, come ricorda Bloomberg, e che nel 2018 l’ha ripresentata, aumentando la propria partecipazione in una joint venture con NetsUnion Clearing Corp, o Wanglian, una stanza di compensazione per i pagamenti online. La People’s Bank Of China avrebbe dato la sua prima autorizzazione ad entrare nel mercato a febbraio 2020 ed entro l’anno la joint venture deve completare le operazioni.
E VISA?
Visa, invece, è ancora in attesa di avere notizie. La prima domanda è stata effettuata nel 2006 e ripresentata nel 2018, ma scrive Reuters, la società è ancora in attesa di autorizzazione per operare in valuta locale.