skip to Main Content

Generazione Z

Il Super Cashback sarà congelato da Draghi?

Che cosa farà il governo Draghi con il Super Cashback? Fatti, indiscrezioni e ipotesi

Non è un mistero che ai tecnici l’iniziativa del Cashback non sia mai piaciuta troppo. Si tratta di un finanziamento a pioggia che, per gli evidenti limiti strutturali con cui è stata predisposta la misura, non assolve a nessuna delle funzioni previste: non garantisce che tutti ne possano realmente beneficiare (una ampia platea della popolazione, soprattutto la più anziana, non usa metodi di pagamento alternativi al contante) e non sempre agevola l’emersione del nero (può essere usata per fare compere nei centri commerciali dove lo scontrino è la regola e il cassiere non ha certo interesse a farvi pagare merci sotto banco). A questi difetti se ne aggiunge un altro: il fatto che non siano stati previsti meccanismi per escludere dalla competizione chi ricorre alle micro-transazioni dai benzinai e dalle macchine automatiche. Azione, questa, che sta già assumendo contorni grotteschi come vedremo e rischia di falsare la corsa al Super Cashback.

COSì I FURBETTI AGGIRANO LE REGOLE DEL SUPER CASHBACK

Il più grosso limite del Super Cashback, ovvero del premio da 1.500 euro per i centomila italiani che effettuano il maggior numero di transazioni in sei mesi, è che al fine di non escludere nessuno il sistema calcoli solo il numero delle operazioni, non la quantità del transato. Insomma, se uno andasse al bar 10 volte al giorno per 10 caffé e li pagasse con la carta sarebbe in gara tanto quanto nel frattempo ha acquistato un televisore da 1.000 euro, un frigo da 800 e ha pagato con carta la fattura da 950 del proprio avvocato. Per aggirare le regole basta però ricorrere alle macchinette automatiche.

 

CASHBACK – TUTORIAL PER AGGIRARE LE NORME
L’honorevole Raffa suggerisce di spezzare le transazioni di importo elevato per massimizzare il cashback. Honestà a secchi

Pubblicato da Grullini su Sabato 2 gennaio 2021

 

C’è chi, dovendo comprare due o più biglietti del treno o della metro “spezza” l’acquisto multiplo in tante transazioni singole. E chi ha estremizzato tutto andando dal distributore di benzina automatico e facendo un pieno a più riprese da pochi euro alla volta. Niente di vietato dalle regole del Super Cashback (anzi, quando la misura fu presentata pare che alcuni onorevoli pentastellati suggerirono pubblicamente di mettere in pratica questa gabola), ma resta comunque un modo sleale di portarsi avanti nella graduatoria.

LE LAMENTELE DEI GESTORI

“Devono intervenire al più presto per modificare i parametri – ha detto Paolo Uniti, segretario nazionale della Figisc-Confcommercio, Federazione italiana che tutela i gestori degli impianti di carburante – perché in questo modo noi benzinai diventiamo complici incolpevoli di persone che barano, saltano la fila e incassano quelli che di fatto sono soldi pubblici con azioni che formalmente sono legittime. Per noi il danno, al netto della commissione, è legato al costo della carta per gli scontrini e al rischio che le apparecchiature possano andare in tilt”.

ARRIVEDERCI SUPER CASHBACK?

Il sistema, dicevamo, non è in grado di scremare le transazioni sospette, anche perché nel decretone che ha previsto il Super Cashback non sono mai state tipizzate come fattispecie vietate. Tuttavia, essendo spese registrate, non è nemmeno difficile individuarle. C’è per esempio chi ha fatto 62 transazioni per neppure 7 euro di benzina, battuto però da un altro automobilista che ha fatto 50 euro di carburante in 148 operazioni da 50, 60 o 70 centesimi alla volta.

 

Si moltiplicano a dismisura i casi di persone che fanno microtransazioni per accumulare punti col meccanismo del…

Pubblicato da Giorgia Meloni su Giovedì 11 febbraio 2021

Giorgia Meloni, al momento unica forza all’opposizione del governo, ne ha subito approfittato per scagliarsi contro la misura che, lo ricordiamo, fu fermamente voluta dall’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Si moltiplicano a dismisura – ha scritto la leader di Fratelli d’Italia su Facebook – i casi di persone che fanno microtransazioni per accumulare punti col meccanismo del cashback, facendo lievitare enormemente i costi delle commissioni bancarie in capo agli esercenti. […] Questo meccanismo, che costa agli italiani 4,7 miliardi dei loro soldi, è stato congeniato – ha sottolineato la presidente di FdI – da quei fenomeni di PD e M5S, con il chiaro intento di foraggiare la moneta elettronica per far fare cassa alle banche che la gestiscono. Una follia che abbiamo denunciato a Mario Draghi e su cui si è espressa in modo contrario anche la BCE”. E ora, si apprende da alcuni quotidiani, il Ministero dell’Economia starebbe vagliando di congelare il bonus fino a data da destinarsi.

INIZIATE LE EROGAZIONI DEL CASHBACK DI NATALE

Intanto, sono iniziate le erogazioni del Cashback di Natale, la misura straordinaria che era stata prevista solo nel mese di dicembre. Lo Stato avrebbe già dato l’ok per l’accredito via bonifico per un totale di 121 milioni di euro a favore di un milione e 750 mila iscritti. Molti, però, in queste ore starebbero lamentando difformità tra la cifra calcolata dal sistema e l’importo atterrato sui loro conti correnti. Ricordiamo ai nostri lettori che è a disposizione uno specifico servizio di Help Desk in grado di rispondere a possibili reclami relativi ai servizi erogati dall’app IO e alla gestione del profilo utente. Qualora l’accredito dei rimborsi fosse inesatto o non arrivasse, è possibile presentare un reclamo a Consap S.p.A. per mezzo di un apposito modulo, purché avvenga entro 120 giorni successivi all’ultimo giorno del mese nel quale sarebbe dovuto avvenire l’accredito. Sarà la stessa Consap S.p.A. a fornire riscontro motivato all’Aderente entro 30 giorni dalla data di ricezione del reclamo e, in caso di accoglimento, a disporre il pagamento dell’importo dovuto.

Back To Top