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Saipem

Che cosa succede ai conti di Saipem

Migliorano i risultati economici e finanziari di Saipem. Tutti i dettagli

 

Saipem ha chiuso il 2022 con un risultato netto negativo per 209 milioni (a fronte dei -2,46 miliardi di un anno fa).

Nel 2022 Saipem – la società di infrastrutture energetiche controllata da Eni e Cassa depositi e prestiti – ha realizzato ricavi per 9,9 miliardi di euro, con un aumento del 53 per cento su base annua; un EBITDA adjusted di 595 milioni, rispetto alla perdita di 1,2 miliardi del 2021; e nuovi ordini per 14 miliardi circa, principalmente nei settori “Engineering & Construction” e “Drilling”.

Al 31 dicembre 2022, tuttavia, la posizione finanziaria netta post-IFRS 16 di Saipem è risultata negativa per 264 milioni di euro.

I RISULTATI DEL QUARTO TRIMESTRE 2022

Nel quarto trimestre dell’anno scorso (ottobre-dicembre), Saipem ha registrato ricavi per 2,9 miliardi, un EBITDA adjusted per 150 milioni e acquisizioni di nuovi ordini per 6 miliardi, concentrate per la quasi interezza (il 95 per cento) nelle attività offshore.

L’OPERAZIONE CON KCA DEUTAG

Saipem ha inoltre comunicato il perfezionamento, lo scorso ottobre, del primo closing dell’operazione di cessione del business “Drilling Onshore” a KCA Deutag, azienda britannica di servizi per l’industria petrolifera, con un incasso di circa 500 milioni di euro. Saipem ha inoltre acquisito una partecipazione del 10 per cento in KCA Deutag.

LE PAROLE DELL’A.D. PULITI

Nonostante la posizione finanziaria netta negativa, l’amministratore delegato di Saipem, Alessandro Puliti – che lo scorso agosto ha sostituito Francesco Caio, in carica dal 2021 -, ha espresso “ovvia soddisfazione per i dati economici e finanziari del 2022”. A gennaio 2022 la società emise un profit warning, preannunciando la chiusura del bilancio civilistico dell’esercizio 2021 con perdite superiori a un terzo del capitale sociale, rendendo necessaria una ricapitalizzazione.

LE PREVISIONI PER IL 2023

Per il 2023 Saipem prevede di registrare ricavi per oltre 11 miliardi di euro, EBITDA adjusted per 850 milioni, spese in conto capitale per 450 milioni (per soddisfare la nuova domanda di mezzi da parte dei clienti) e una posizione finanziaria netta post-IFRS 16 negativa per 500 milioni.

LE PREVISIONI AL 2026

Prendendo in considerazione l’intero arco del piano 2023-2026, Saipem stima al 2023 46 miliardi di euro in acquisizioni di nuovi ordini nel comparto “Engineering & Construction” (che riguarderanno progetti a basse o zero emissioni per il 25 per cento del totale), e 3 miliardi da nuovi ordini di “Drilling” offshore.

Al 2026 gli investimenti cumulati raggiungeranno gli 1,2 miliardi.

GLI INVESTIMENTI NEL 2022 E IL RUOLO DELL’OFFSHORE DEEPWATER

Nel 2022 Saipem ha effettuato investimenti tecnici per 523 milioni di euro, contro i 246 milioni del 2021. Nella somma rientra anche la spesa da 230 milioni per l’acquisto della Santorini, una drillship (ossia una nave utilizzata nelle perforazioni petrolifere) di settima generazione costruita da Samsung Heavy Industries.

In una nota pubblicata a dicembre, Saipem parlava di un “favorevole andamento della domanda nel mercato drilling offshore [in mare, ndr] ed in particolare deepwater [nelle acque profonde, ndr]. La significativa crescita del segmento deepwater“, proseguiva l’azienda, “offre infatti oggi interessanti opportunità di impiego della flotta, sia nelle geografie in cui Saipem è tradizionalmente presente (come l’Africa ed il Mediterraneo), sia in altre aree dove l’offerta di impianti di perforazione ultra-deepwater è prossima alla saturazione (come il Golfo del Messico)”.

Di conseguenza, gli investimenti tecnici realizzati nel 2022 hanno riguardato soprattutto il comparto “Drilling Offshore” (350 milioni di euro), poi quello “Engineering & Construction Offshore” (146 milioni) e infine il “Engineering & Construction Onshore” (27 milioni).

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